BERLUSCONI: REPUBBLICA, PREMIER ’IN FUGA’ DOPO VICENDE NOEMI E VERONICA
 











Silvio Berlusconi e’ un ’’uomo in fuga’’, incapace di rispondere alle domande piu’ semplici che la sua presenza all’ormai nota festa di Noemi Letizia, con il conseguente annuncio pubblico di richiesta di divorzio da parte della moglie Veronica Lario, ha generato. Lo sostiene il direttore de La Repubblica, Ezio Mauro in un fondo dal titolo: ’’Una risposta al premier’’. La ’risposta’ che oggi il giornale da’ al Presidente del Consiglio trae origine dall’articolo di ieri sullo stesso quotidiano - nel quale venivano poste ’’dieci domande al Cavaliere’’ tutte incentrate sulla sua partecipazione alla festa di Casoria - e dalla conseguente dura nota di Palazzo Chigi, che parlava di ’’campagna di invidia e odio contro il premier’’.
Il giornale non ha dubbi, ’’e’ molto difficile per il Cavaliere rispondere alle domande del nostro giornale. Anzi, impossibile. Berlusconi non sa rispondere, davanti alla pubblica opinione perche’, con tutta evidenza, non
puo’’’.
Quanto Berlusconi ha detto su questa storia, scrive Mauro, ’’cozza fragorosamente con quanto hanno raccontato gli altri protagonisti, e soprattutto con quel che la moglie sa e ha denunciato’’. Meglio dunque ’’tacere, rifiutare la verita’’’, cosa che per un uomo pubblico ’’equivale alla fuga. Il Presidente del Consiglio e’ ’’l’uomo in fuga’’, dunque, e ’’questa incapacita’ o impossibilita’ di fare chiarezza’’ e’ ’’immediatamente - per Mauro - un fatto politico, un handicap alla leadership, una macchia istituzionale’’.
Le domande poste da Repubblica a Berlusconi, spiega Mauro, nascevano dalla constatazione che a due settimane dall’inizio della vicenda ’’troppe cose rimanevano da spiegare’’. Questa ’’mancanza di chiarezza e di confronto, con domande precise e risposte nette - scrive il direttore - ha ingarbugliato le cose’’. D’altronde ’’in tutto il mondo civile, dove esiste una pubblica opinione e la funzione autonoma della stampa, le contraddizioni del potere e la mancanza
di chiarezza sono lo spazio naturale del giornalismo, del suo lavoro d’inchiesta’’. Mauro sottolinea che ’’questo abbiamo provato a fare, senza dare giudizi e senza una tesi finale da dimostrare’’.
’’Oggi dobbiamo prendere atto che il Presidente del Consiglio - rileva Mauro - invece di rispondere alle domande, scappa dalle vere questioni aperte che chiamano in causa la sua credibilita’, e lo fa insultando, cercando cioe’ di parlare d’altro’’. Berlusconi contesta, fra l’altro, che questi ’’attacchi’’ siano arrivati in prossimita’ del voto europeo. ’’Ma - dice Mauro - i tempi e soprattutto il livello di questa scelta non li abbiamo scelti noi’’.
In conclusione per il giornale ’’la storia che ha fatto il giro del mondo resta tutta da chiarire, perche’ il Presidente del Consiglio sa solo minacciare, ma non puo’ spiegare.
Dunque continueremo a fare domande, come fossimo in un paese normale’’. ASCA