Confermati oggi altri sette casi di positività alla nuova influenza umana A/H1N1 in Italia. Per un totale di 37. Lo comunica in una nota il ministero del Welfare.
"Il primo caso è relativo a una donna di 19 anni di Viterbo, rientrata da Pittsburgh negli Usa il 24 maggio, con volo New York-Roma". La donna è stata visitata in ospedale il 28 maggio e attualmente è in isolamento in casa per il trattamento, comunque "le sue condizioni di salute sono buone", precisano dal ministero. Il secondo caso riguarda una giovane di 17 anni di Viterbo rientrata sempre da Pittsburgh il 24 maggio con volo New York-Roma. Anche per lei disposto l’"isolamento domiciliare, dopo essere stata visitata in ospedale il 30 maggio’’: le sue condizioni fisiche ’’non destano preoccupazione". Stessa situazione per una giovane di 17 anni di Viterbo che è stata visitata in ospedale il 30 maggio. Il secondo e il terzo caso sono infezioni secondarie da contatto con il primo.
Il quarto caso è relativo a un uomo di 32 anni rientrato da Montreal a Roma il 30 maggio. L’uomo, visitato in ospedale il 1 giugno, è stato ricoverato per il trattamento. Le sue condizioni di salute sono buone. Il quinto caso è quello un uomo di 43 anni rientrato da New York a Roma-Fiumicino, "visitato il 1 giugno in ospedale". Al momento il paziente è in isolamento domiciliare per il trattamento. "Le sue condizioni di salute sono buone e non destano preoccupazione. I ’contatti stretti’ delle persone segnalate - sottolinea il dicastero - sono gia’ stati rintracciati e posti sotto sorveglianza".
Nel pomeriggio, poi, la conferma di altri due casi di positività. Colpite due giovani donne che presentavano sintomi influenzali. Si tratta - si legge sempre in una nota del ministero del Welfare - di una donna di 30 anni rientrata a Bologna da New York, via Parigi, il 29 maggio. Il 30 maggio si è recata in ospedale dove è stata visitata e inviata in isolamento domiciliare per il trattamento. Il secondo caso riguarda una giovane donna tornata a Roma dagli Stati Uniti che è stata visitata e trattata in un ospedale romano. Adnkronos