Per reprimere senza prevenire
 







di Rosario Amico Roxas




Avendo costruito un panorama dove la prevenzione è stata azzerata in nome e per conto della esaltazione di una libertà senza controllo, questo governo ritiene che la repressione possa diventare una terapia a lungo termine.
L’incapacità di porsi la domanda "perché ?", ben conoscendo le proprie responsabilità, obbliga a  risolvere i problemi con il "come".
E’ esploso l’abuso dell’alcool che colpisce fasce sempre più giovani ?
Ecco pronta la soluzione con un rinnovato proibizionismo, quel medesimo proibizionismo che, collaudato negli USA degli anni ’20 fino all’inizio degli anni ’30, favori il gangsterismo che si dedicò, molto proficuamente, al contrabbando dell’alcool.
Il rigore parolaio degli inventori dei provvedimenti-tampone, impone di vietare la vendita degli alcoolici ai minori di 16 anni.
Appena sparsa la "buona novella" immediatamente sono sorte artigianali rivendite di alcoolici che si collocano nell’immediata periferia
delle città; basta una macchina, un borsone termico, bicchieri di plastica e l’affare diventa molto lucroso, tanto lucroso che presto saranno le mafie organizzate ad impossessarsene.  Comprare una bottiglia  di superalcoolici in un supermercato non è vietato; con una bottiglia da 8/10 euro, si realizzano 15 porzioni singole, rivendute a 3 euro  (meno che al bar !), con un utile netto, senza scontrini, tasse, iva, costi di gestione, permessi, licenze, di 35 euro per ogni bottiglia. Una città di medie dimensioni, con un minimo di organizzazione (basta coinvolgere i soliti noti alcolizzati), il consumo quotidiano supera le 8/10 bottiglie che si moltiplicano nei fine settimana.  In atto tale commercio appartiene a intraprendenti disoccupati.
Le forze dell’ordine hanno ben altro da fare che girare intorno alle periferie per cogliere sul fatto, ma poi con quale imputazione ?  Proprio le medesime forze dell’ordine che devono centellinare il carburante per evenienze
più gravi, stante le limitazioni imposte dai tagli applicati da questo medesimo governo.
Ma allora potrà trattarsi di un compito delle ronde.?  ammesso che non diventino le medesime ronde organizzatrici del commercio, protetti dalla legge che conferisce loro autorità.
La prevenzione dovrebbe rispondere alla domanda "Perché i giovani cercano rifugio nell’alcool, nella droga, nel sesso, nella violenza, nel suicidio-omicidio con gli incidenti stradali diventati un bollettino di guerra dei fine-settinana ?"
Privati di progettualità perché privati di speranza,allettati da sogni fantastici suggeriti dai vari "Grande Fratello", Isola del famosi" "Amico"  "Uomini e donne", hanno perso ogni senso della misura. Se poi guardano agli esempi che emergono anche dai vertici dello Stato, le loro smoderatezze appaiono marachelle infantili, un "se po’  ffa !" che giustifica tutto.
Basterebbe guardare le foto che i quotidiani pubblicano in questi giorni dei maturati con
100/100; le foto delle ragazze più carine sono foto da studio, truccatissime, pronte per l’apparenza.
Un caso, che purtroppo non è isolato, ma uno dei pochi venuto a galla, è accaduto nell’entroterra siciliano, dove il modernismo ha annullato le anticaglie di una moralità ormai superata.
Un onesto padre di famiglia vantava i meriti della figlia, studentessa universitaria, tanto studiosa da non rientrare in famiglia neanche per i fine-settimana.
Ma il caso scoperchiò quella pentola, già senza coperchio di suo; un mancato accordo sul compenso pattuito,  degenerò in una furiosa aggressione, al punto che la solerte studentessa finì al pronto soccorso in condizioni pietose. La bolla pruriginosa scoppiò e mostrò la giovane studentessa  trasformata in "escort" (oggi basta dichiararsi "escort"  per non essere tacciate di meretricio), che dedicava i fine settimana ad allietare la compagnia di stanchi scalatori di specchi in cerca di evasioni di tipo
"presidenziale".
Si trattasse di casi sporadici ci sarebbe ancora da sperare, purtroppo si tratta di una pandemia che si allarga a macchia d’olio, aumentando il numero di quei "fruitori finali", assolti per superiori analogie.