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Il premier non si aspettava l’attacco
-Che rabbia. Mi ricorda Veronica- |
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di Carmelo Lopada
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"Che amarezza. Nessuno mi ha avvertito. Un colpo a freddo". Amareggiato, irritato, in collera. Le anticipazioni dell’intervista a Barbara colgono il premier in contropiede. Nessuno lo ha informato, neanche un avvisaglia di quell’uscita della figlia destinata a risollevare il sipario sul suo privato. Tanto meno ad avvisarlo è stata lei, benché la primogenita dei tre figli avuti da Veronica, che gli ha regalato già due nipotini in ultimo Edoardo, sia sempre stata molto legata al Cavaliere. Le dichiarazioni di Barbara colgono di sorpresa Silvio Berlusconi intento a lavorare nel ritiro di Arcore alla conferenza coi governatori regionali. I collaboratori che gli consegnano i primi lanci delle agenzie di stampa lo vedono andare su tutte le furie. Non che la ventiquattrenne, laureanda in Economia con una tesi su Amartya Sen, non sia nuova ai colpi di scena. Come quando, intervistata da Daria Bignardi, spiegò che ai figli non avrebbe mai fatto vedere Buona Domenica o il Bagaglino, o quando, sempre a Vanity fair confessò che, fosse stato per lei e i fratelli di seconde nozze, le tv sarebbero state già vendute a Murdoch. Il fatto è che questa volta Barbara ha toccato senza reticenze il cuore del problema che complica la separazione tra il padre e Veronica: la gestione dell’asse ereditario. Il patrimonio da 8 miliardi di euro che la madre vorrebbe veder ripartito in un 20% per ognuno dei cinque figli di Berlusconi. Per di più, con Piersilivo a capo dell’impero Mediaset e Marina del colosso Mondadori. È quest’ultimo uno dei nodi più delicati del contendere. La prima casa editrice italiana è da tempo nel mirino della giovane Barbara. E oggi non a caso torna a ribadirlo: "Ho la passione per l’editoria, mio padre ha sempre pensato che, quando ne avessi avuto le capacità, mi sarei occupata di Mondadori". Adesso, sottinteso, le capacità ci sono. Barbara, Eleonora e Luigi gestiscono oggi un patrimonio da 315 milioni di euro attraverso la Holding Quattordicesimo. Ma la semplice gestione delle finanze, alla primogenita di Veronica, ormai sta stretta, pur sapendo che sarà arduo convincere Marina a cedere quote di potere. Il messaggio è chiaro: "Se mio padre è uomo giusto ed equo, non ci sarà alcuna lotta" tra figli del primo e del secondo matrimonio. Ai suoi, il capo del governo ha fatto notare una coincidenza: "Se lui sarà equo è una formula sempre usata da Veronica, non è casuale". Per non dire - ma qui entriamo nel narcisismo del personaggio - di quanto l’abbia mandato fuori dai gangheri l’allusione agli "uomini anziani" che frequentano delle giovani con riferimento a Noemi Letizia. Considerazione che involontariamente fa da pendant alle prime accuse di Veronica sul marito che "frequenta minorenni". Insomma, tutto ha lasciato intendere al padre che dell’intervista fosse invece al corrente Veronica. La misura nel pomeriggio era colma, al punto da indurre Berlusconi, dopo un giro di consultazioni con i più fidati consiglieri, Nicolò Ghedini in testa, a chiedere alla figlia le precisazioni poi pubblicate in serata. Richiesta che è figlia dei timori anche politici, oltre che dinastici, del leader del Pdl. L’ultimo sondaggio avuto nei giorni scorsi ha registrato un calo del 13% di popolarità tra le donne adulte, sulla scia dei tre mesi di scandali. Il premier teme che adesso quest’ultimo passaggio, il richiamo di Barbara ai valori, al privato che è pubblico per un politico, finisca col penalizzarlo ulteriormente nei consensi. Ma anche con l’incrinare i rapporti divenuti problematici e delicati col mondo cattolico e le gerarchie ecclesiastiche. de La repubblica |
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