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Satira di Bbc e Letterman show "Silvio è fissato con il sesso"
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di Cristina Nadotti
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Come se "Il meglio di Zelig" dedicasse un terzo della puntata a Gordon Brown. Giovedì sera a "Mock the week" su Bbc2, uno degli show di satira politica più popolari in Gran Bretagna, il bersaglio delle battute serrate dei sei comici è stato Silvio Berlusconi, dipinto come un prosseneta che non si lascia sfuggire nessuna occasione per proporre donnine ai suoi colleghi. Del resto che il Cavaliere sia ormai il bersaglio della satira politica ovunque lo conferma la citazione fatta dallo statunitense David Letterman nella puntata del 19 agosto. Il popolarissimo show americano è cominciato con la voce fuori campo che annunciava: "Il primo ministro italiano fissato con il sesso: David Letterman". "Mock the week" è una sorta di gara tra i comici, ai quali viene presentata una fotografia su cui devono fare delle battute, oppure una situazione su cui inventare le "frasi che non avreste mai sentito". Il Cavaliere andava bene in ogni occasione, c’era sempre qualcosa da tirare fuori su di lui. Così quando alle spalle dello pseudo-arbitro è apparsa la foto di Gordon Brown, Angela Merkel, Sarkozy e Berlusconi, la prima battuta è stata: "Fantastico notare come Brown sia incredibilmente in imbarazzo nell’incontrare Berlusconi, che del resto ha tutta l’aria di uno di quelli che stanno fuori dai locali a dire "Ho belle ragazze a disposizione, vuoi una ragazza Brown?"" Un altro comico rincara: "Berlusconi mi ricorda tanto un tizio completamente fatto che ho incontrato una volta in vacanza e mi ha detto "Datti alla pazza gioia". Un’altra battuta arriva nel doppiaggio su un filmato reale. Gordon Brown accoglie i capi di governo di altri Paesi e a ciascuno attacca il tormentone "Per favore, potresti dire qualcosa di buono sulla mia politica economica?". Ma quando arriva Berlusconi Brown fa: "Tu è meglio non dica niente", mentre al nostro presidente fanno ripetere: "Guarda, la festa è già organizzata, ci sono ragazze per tutti". Il quotidiano spagnolo El Mundo dà conto, in un articolo intitolato "Berlusconi passerà alla storia per aver favorito la mafia" dell’affondo fatto dal leader dell’Idv Antonio di Pietro contro la politica del governo in materia di lotta alla criminalità organizzata. Il britannico Tribune Magazine, organo del Labour Party che si propone di "vigilare sulla democrazia in ogni Paese", dedica ampio spazio all’articolo di Stefano Fella e Carlo Ruzza, autori del libro "Re-inventing the Italian Right - territorial politics, populism and post-fascism", pubblicato da Routledge. I due ricercatori ripercorrono le ultime rivelazioni fatte da Repubblica sul Cavaliere cercano di dare una risposta al perché "nonostante le vicende imbarazzanti, Berlusconi resti così popolare in Italia". "Naturalmente è la stampa che Berlusconi non controlla, in particolare la Repubblica e il settimanale l’Espresso, che ha svelato la storia" dicono gli autori, che giungono alla conclusione che il successo politico di Berlusconi si spiega "con le risorse, politiche e dei media, a sua disposizione". de La Repubblica
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