Il Quirinale torna su Lodo Alfano -Mai stipulato patti-
 











Presidente Napolitano

’’E’ del tutto falsa l’affermazione che al Quirinale si siano ’stipulati patti’ su leggi la cui iniziativa, com’e’ noto, spetta al Governo, e tanto meno sul superamento del vaglio di costituzionalita’ affidato alla Consulta’’, scrive in una nota il Quirinale in riferimento alla bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta .
"Una volta rilevata - aggiunge il Colle -, da parte del Presidente della Repubblica, la palese incostituzionalità dell’emendamento ’blocca processi’ inserito in Senato nella legge di conversione del decreto 23 maggio 2008, il Consiglio dei Ministri ritenne di adottare il disegno di legge Alfano in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato. Il Presidente della Repubblica ne autorizzò la presentazione al Parlamento, e successivamente, dopo l’approvazione da parte delle Camere, promulgò la legge. Tale promulgazione, comunque motivata, non poteva in nessun modo costituire
"garanzia" di giudizio favorevole della Corte in caso di ricorso. Il rispetto dell’indipendenza della Corte Costituzionale e dei suoi giudici, doveroso per tutti, ha rappresentato una costante linea di condotta per qualsiasi Presidente della Repubblica. La collaborazione tra gli uffici della Presidenza e dei Ministeri competenti è parte di una prassi da lungo tempo consolidata di semplice consultazione e leale cooperazione, che lascia intatta la netta distinzione dei ruoli e delle responsabilità".
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano non commenta ancora la nota del Colle. "Sono stato in riunione finora e non ho letto ancora la dichiarazione del Quirinale, dunque non la commento", ha detto il Guardasigilli.
"Siamo sempre stati talmente sicuri della limpida e impeccabile condotta tenuta dal presidente Napolitano", afferma invece il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, che aggiunge: "Siamo stufi di questa campagna di veleni e illazioni che non risparmia nemmeno il nostro
presidente della Repubblica, insostituibile garante".
Secondo Massimo Donadi (Idv), "il Quirinale ha messo fine ad una polemica dissennata avviata dal presidente del Consiglio e dai suoi giornali. Berlusconi - aggiunge - per difendere se stesso ed i suoi interessi è pronto a mandare allo sfascio le istituzioni democratiche di questo paese. Una deriva sfascista ed irresponsabile che va arrestata al più presto".
Napolitano ineccepibile anche secondo il Pd. "La nota del Quirinale non fa che ribadire e sottolineare quello che tutti coloro che sono in buona fede sanno: l’operato del presidente della Repubblica è stato, sul lodo Alfano come su altro, ineccepibile", dice Anna Finocchiaro.