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AMBIENTE:DEVASTAZIONE E AFFARI |
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di Tonino Soldo
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Il clima sulla terra sta cambiando e la responsabilità è dell’aumento dei gas serra nella nostra atmosfera, principalmente anidride carbonica( CO2) e metano , prodotti dalla combustione di petrolio, carbone e gas naturale. La quantità eccessiva di questi gas sta provocando l’aumento della temperatura che mette a rischio l’esistenza sul pianeta. L’obiettivo irrinunciabile è fermare i cambiamenti climatici, ridurre i consumi energetici, promuovere le fonti rinnovabili e abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera. La Commissione Europea ha fissato chiari obiettivi da raggiungere al 2020: ridurre i consumi energetici del 20%; incrementare del 20% l’utilizzo di risorse rinnovabili e diminuire del 20% le emissioni di CO2 rispetto ai valori del 1990. Nell’ambito di questi impegni i governi, di ieri e di oggi, hanno introdotto una serie di incentivi per la produzione di energie da fonti rinnovabili, che hanno stimolato e stanno stimolando le imprese che operano nel settore a proporre, legittimamente, ma talvolta con intenti meramente speculativi, progetti mirati a ottenere meri interessi economici. La Puglia ha un’attitudine territoriale alla produzione energetica da fonti rinnovabili ( vento e sole ) ed ha visto negli ultimi anni una continua corsa all’”oro” da parte di imprese piccole e grandi con la benedizione delle Amministrazioni locali. I vari campi eolici spesso sorgono in dispregio alle normative e con la connivenza delle amministrazioni , come per esempio sta accadendo per l’impianto eolico della API Holding in località Serra del Vento del Comune di S.Agata di Puglia, che vede l’installazione di alcuni aerogeneratori che non rispettano il dettato del Articolo 14 del REGOLAMENTO REGIONALE 23 giugno 2006, n. 9 . Infatti almeno tre aerogeneratori sono a pochi metri dal confine amministrativo di Deliceto. E nessuno vede e tutti tacciono. Perché? In tutta questa storia gli unici a guadagnarci veramente sono le società che giocano sulla concorrenza fra gli agricoltori e sulla connivenza delle amministrazioni locali, specie nell’ambito dell’eolico. E intanto in questi affari si affaccia la malavita ; infatti i primi messaggi sono arrivati con alcuni attentati ai campi eolici nella scorsa estate. Una nuova e pericolosa corsa si è aperta sul fotovoltaico con risvolti particolari, infatti ad oggi sono in dirittura d’arrivo l’installazione di circa: ?40 MW nel Comune di Foggia in località Posta la Volla – Gavelella -Semplicione - Masseria De Nittis - Masseria Ricciardi da parte della società SATEL RENEWABLE con sede a Foggia- Incoronata; ?40 MW nel Comune di San Severo in località Falciglia da parte E.ON CLIMATE & RENEWABLES ITALIA SOLAR di Milano; ?123 MW nel comune di Troia in località Montevergine- Tortorella- San Vincenzo-Serratraversa – Santissimo da parte della SOCIETA’ EN.IT. PUGLIA ( Roma); ?112 MW nel comune di Cerignola in località Mass. Pellegrini - Posta Paletti - Santa Maria -Acquarulo da parte di SATEL RENEWABLE di Foggia ed EN.IT. PUGLIA di Milano; ?105 MW nel comune di Manfredonia in località Posta Cogna - Verginuolo - Onoranza Valle - Piscitella -Contrada Monachelle da parte delle società SATEL RENEWABLE , TETI ( Bari), ERA, e SOLAR PARK ELISABETH S.R.L. ( Roma). Per un Totale di circa 380 MW e con un consumo di suolo di circa 700 ettari di terreno agricolo, che cambierà destinazione d’uso per circa 25 anni. Il nostro territorio rischia di diventare il più grande “produttore” di energia fotovoltaica con immense distese di pannelli, che ne modificheranno le caratteristiche paesaggistiche ed economiche. Il rischio è la perdita di aree pregiate da un punto di vista agricolo, archeologico, naturalistico e paesaggistico, compromettendo, così, in maniera irreversibile il territorio e il futuro delle nuove generazioni, se non è già stato compromesso. Bisogna partire dall’istallazione del fotovoltaico su tutti gli edifici pubblici iniziando dalle scuole, alle sedi dei comuni delle ASL , degli Ospedali . Insomma bisogna dare una svolta alle politiche energetiche sul nostro territorio con una strategia chiara che passa per alcuni campi di intervento prioritari: 1) Spingere l’innovazione attraverso l’introduzione della certificazione energetica degli edifici; 2) Fissare un contributo delle fonti energetiche rinnovabili minimo obbligatorio in tutti i nuovi interventi edilizi; 3) Una politica per l’efficienza energetica negli edifici esistenti. Solo con una ampia riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente sarà possibile ridurre in maniera sostanziale i consumi energetici civili. |
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