|
|
E’ legge, agenzia beni confiscati |
|
|
|
|
Pullo M. Rosaria
|
|
|
|
Il Senato approva, in via definitiva, con un voto all’unanimità, la conversione in legge del decreto che istituisce l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’opposizione, ha ritirato gli emendamenti ed è passato il testo già approvato dalla Camera. L’ istituzione dell’ Agenzia è finalizzata ad assicurare l’unitarietà degli interventi di confisca, consentendo una più rapida e efficace allocazione dei beni sequestrati. L’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata, avra’due sedi una a Reggio Calabria e operera’ sotto la vigilanza del ministro dell’Interno. l’altra a Palermo , caldeggiato dal presidente del Senato Schifani. Gli organi dell’Agenzia, che restano in carica per quattro anni e sono rinnovabili solo una volta nel mandato, il direttore e’ il prefetto Alberto Di Pace, il consiglio direttivo ed il collegio dei revisori. Del collegio direttivo faranno parte: un rappresentante del ministero dell’Interno; un magistrato designato dal ministero della giustizia; un altro individuato dal Procuratore Nazionale Antimafia; il direttore dell’Agenzia del Demanio o un suo delegato. L’organizzazione dell’Agenzia sara’ disposta con dei regolamenti, in base ai quali i rapporti tra l’Agenzia e l’Agenzia del demanio riguardo all’amministrazione ed alla custodia dei beni confiscati,per i quali l’organismo funzionera’ da amministratore giudiziario, saranno regolati da un’apposita convenzione non onerosa. La nuova Agenzia, avra’ una struttura di circa 30 dipendenti e può avvalersi della collaborazione dell’Agenzia del Demanio e delle prefetture territoriali. Il magistrato continuera’ ad avere un rapporto diretto con l’amministratore incaricato di gestire i beni. All’Agenzia verranno affidati vari compiti dopo il decreto di confisca di primo grado, potra’ anche amministrare il bene, oppure servirsi di un amministratore che ha gestito l’immobile o la societa’ nella fase iniziale.I beni confiscati non potranno piu’ essere ’’venduti’’ all’asta con il rischio di farli tornare alle cosche, ma si dovranno vendere normalmente, a trattativa privata, e per un prezzo che non sia inferiore all’80% del loro valore effettivo. Non potranno aspirare a l’incarico di amministratore. persone condannate a una pena che comporti l’interdizione dei pubblici uffici anche temporanea o chi e’ stato oggetto di una misura di prevenzione. In piu’, per l’affidamento dell’incarico di amministratore si dovranno seguire criteri di rotazione e di trasparenza. I beni che risultassero inutilizzabili si ordinerà la demolizione o la distruzione.
|
|