Una nuova gestione per il Presidio Ospedaliero San Camillo de Lellis di Manfredonia
 






riceviamo e pubblichiamo




L’inaugurazione del Servizio di Dialisi presso l’Ospedale è accolta da tutti noi, cittadini di Manfredonia, con soddisfazione e compiacimento poiché allevia le sofferenze di tanti  degenti costretti a recarsi in altre città per ricevere le necessarie cure.
Questa struttura rappresenta indubbiamente un passo avanti. Ma se vogliamo andare alla sostanza dei problemi -e non fermarci in superficie- dobbiamo anche chiederci se contestualmente è stata predisposta l’assunzione del personale necessario per far funzionare le apparecchiature ed assistere i pazienti. Siccome l’assunzione di nefrologi ed infermieri non è stata disposta, i pazienti sipontini dovranno, purtroppo, per altro tempo, continuare a fare viaggi della speranza.
L’inaugurazione del Servizio di Dialisi assume dunque l’aspetto un po’ beffardo delle cose incompiute, dei problemi annosi che si trascinano da tempo, del senso d’inadeguatezza, delle pastoie burocratiche che ostacolano la modernità e
l’innovazione, in definitiva di tutto ciò che colpisce i ceti più deboli. Si, perché su di loro si scarica l’inefficienza e l’incapacità amministrativa. Se poi si considera che alcune inadempienze sono frutto di scelte politiche, allora i fatti appaiono in tutta la loro gravità.
Il dott. Maiorano, direttore generale dell’ASL FG/2 dal gennaio 1995, in questi dieci anni di gestione ha sicuramente fatto delle scelte se è vero come è vero che mentre per Manfredonia  predisponeva Piani Aziendali (su carta), per Cerignola acquistava attrezzature, macchinari, strumentazioni, apparecchiature, ecc. Ha dato riscontro, in sostanza, a sollecitazioni partitiche che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini e con l’efficacia del servizio sanitario.
E fa una certa impressione il fatto che si scomodino delle Commissioni parlamentari che solo oggi si accorgono delle mancanze e le vengono a raccontare a noi che le denunciamo da anni.
Non c’era bisogno di così illustre ispezione
per evidenziare le carenze del Presidio Ospedaliero San Camillo de Lellis!
Come ben sa il dott. Maiorano, da tempo si avverte l’assoluta inadeguatezza del Pronto Soccorso e delle sale operatorie; l’esigenza di attivare una Unità di Terapia Intensiva Coronarica e una Unità di Gastroenterologia (come previsto dallo stesso Piano di Riordino Ospedaliero Regionale).
 Il medesimo Piano Aziendale, che prevede la dotazione di apparecchiature a servizio dei vari reparti, resta inattuato così come la manutenzione straordinaria agli impianti,  mentre in tutte le Unità è grave la carenza di personale medico, infermieristico, ausiliario, tecnico sanitario e tecnico di assistenza.  Inderogabile risulta, altresì, l’istituzione di un Servizio immuno-trasfusionale poiché non è più sostenibile doversi recare nel Presidio Ospedaliero di Cerignola per prelevare sacche di sangue.
A tutte queste carenze, frutto della politica sanitaria ultradecennale del centrodestra, la nuova
amministrazione regionale dovrà porre rimedio per restituire ai cittadini il senso dell’efficacia dell’azione di governo che deve avere come riferimento gli interessi veri ed i valori, come la salute, che più contano per i cittadini. Senza discriminazione alcuna.                                                                          Angelo Riccardi
Manfresonia, 14 luglio
2005                                             Consigliere Regionale