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-Ripartire insieme dalla Regione per parlare al di là della Puglia- |
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Checchino Antonini
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-La giunta Vendola, in questi anni, ha fatto molto, credo che si potrà continuare un lavoro già avviato e inserirsi in una progettualità in cui mettere in campo le mie competenze - dice a Liberazione, Maria Campese - la Puglia è all’avanguardia col suo rifiuto del nucleare, con l’impegno nei primi 100 giorni della nuova Giunta a trasformare l’acquedotto in ente di diritto pubblico. E poi c’è una giunta connotata dalla presenza di donne (sono 7 su 14), dall’impegno sulla Ru486, ed è fortemente collocata a sinistra, senza componenti centriste (6 assessori sono del Pd, 1 di Idv, 1 di Fds-Verdi, 2 di Sel, 1 della lista civica Puglia per Vendola più 3 tecnici riconfermati dalla scorsa legislatura, ndr)- Dalla segereteria nazionale di Rifondazione, dov’è responsabile Ambiente, Maria Campese approda alla giunta Vendola come assessora a Personale, sport e semplificazione amministrativa. Anni 51, ingegnere edile, di Barletta, docente di fisica alle superiori,Campese ha iniziato la sua militanza nel movimento studentesco e nei collettivi femministi. In Rifondazione dal ’96, ha all’attivo un’esperienza amministrativa a Barletta, comune di 100mila abitanti. Dal 2002 è stata assessora prima a Lavori pubblici, casa e traffico poi ad Ambiente, servizi pubblici e alle infrastrutture tecnologiche. Per colpa di una legge elettorale la Federazione della sinistra è rimasta fuori dal Consiglio. Lo sbarramento elettorale al 4%, che è stato applicato per la prima volta, ha consentito ciò ma il risultato è stato notevole, il 3,3%, con la vecchia legge avremmo tre eletti. La tua nomina pare un’apertura importante visto che, tra una primavera pugliese e l’altra c’è stata la scissione del Prc. E’ stato un riconoscersi vicendevolmente: in Puglia, Rifondazione e la Federazione della sinistra hanno sempre avuto una posizione leale. Ci siamo schierati da subito per la ricandidatura di Vendola, lo abbiamo sostenuto alle primarie, ora siamo alleati in questo scenario di devastazione del centrosinistra. Stavolta la sua vittoria è netta, si riparte con maggiori potenzialità. Dunque credi che l’esperienza pugliese parli anche alla sinistra nazionalmente? Credo di sì, il governo di una Regione parla anche alla capacità di governo, qui non ci sono componenti centriste e sarà possibile sperimentare piattaforme programmatiche che parlino al di là della Puglia. Dovremo capire come affrontare le elezioni del 2013 e, se resta questa legge elettorale, al centro ci saranno le possibili alleanze per cacciare Berlusconi. Tra il Nord leghista e il Sud in mano alla destra, non sarà facile il governo della Regione. Penso che la Puglia, con Vendola presidente e fortemente caratterizzato a sinistra, possa condurre la lotta alle spinte separatatiste, al federalismo fiscale - i fondi europei Fas sono stati distolti per coprire le multe delle quote latte del Nord - per il rilancio del mezzogiorno. Sei soddisfatta delle deleghe ricevute, hai già iniziato a lavorare? Ho appena iniziato a rendermi conto. Ora dovrò guardarmi il bilancio e osservare quello che è in corso d’opera prima di formulare gli indirizzi. Punterò sullo sport sociale, sulle attività motorie vissute come promozione sociale, non solo agonismo ma sport come vettore della lotta alla devianze, al disagio giovanile, al razzismo, alla tossicodipendenza. Lavorerò su un ambito che intreccia la salute, il sociale, le politiche giovanili. Servirà un coordinamento forte con altri assessorati per dare risposte a tutte le fasce d’età.
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