Veleni in Puglia… anzi no a Tressanti e Accadia
 







Jenny Varlotta




-“Davvero,come afferma Berlusconi ad Acerra, un termovalorizzatore può inquinare “solo” come tre automobili di media cilindrata?E’ evidente che si è sbagliato anche questa volta.                                                                                                              
Gli inceneritori o termovalorizzatori,sono finanziati in Italia con i soldi pubblici perché sono equiparati alle
energie rinnovabili. Le caratteristiche peculiari di un inceneritore restano la combustione con conseguente rilascio in atmosfera d’inquinanti sottilissimi e dannosi alla salute,e la produzione di ceneri di scarto, rappresentano in peso il 30% del rifiuto in ingresso bruciato. Ciò significa che comunque , al termine del processo d’incenerimento ,i rifiuti in entrata vengono eliminati solo per il 70% del loro volume,creando quindi un ulteriore problema, quello dello smaltimento delle ceneri stesse. L’oncologa Patrizia Gentilini fa un’accusa molto grave :"Per negare gli effetti degli inceneritori sulla salute falsificano documenti, modificano i risultati di studi scientifici. Si è scoperto che chi abita vicino  all’impianto ha un tasso di mortalità infantile anormalmente alto, mentre al contrario chi abita più lontano ha un tasso di mortalità dell’1 per mille. Purtroppo anche le migliori tecnologie applicate,non garantiscono la salubrità di questi impianti che sono produttori di  sostanze velenose. Le sostanze emesse possono provocare malformazioni nei feti.”                L’incenerimento non fa sparire i rifiuti! I rifiuti bruciati cambiano solo forma divenendo polveri sottili. Gli inceneritori emettono più di 250 sostanze chimiche molte delle quali cancerogene. Esiste la possibilità di chiudere il ciclo di rifiuti con minore impatto ambientale,e non si basa sulla termovalorizzazione, come si vuol far credere. La giornalista Margherita Bologna ci spiega che ci sono impianti di digestione anaerobica che producono energia dal rifiuto umido,altri impianti che separano i rifiuti che provengono dallo spazzamento delle strade e ne recuperano dei materiali che possono essere venduti. Sempre secondo la Bologna, quest’impianti vanno verso la direzione di ridurre i rifiuti che vanno nell’incenerimento. Un progetto così positivo porta forza all’idea di non incenerire più.  Secondo Tamino, docente dell’Università di Padova: "Il problema dei rifiuti e il problema dell’energia sono strettamente collegati sulla base di quella che è un’analisi di processi naturali. In pratica qualunque processo produttivo richiede contemporaneamente un flusso di energia e un flusso di materia. Se prendiamo il flusso di materia vediamo una conflittualità,in natura non esistono né rifiuti né inquinamento perché tutta la materia è riciclata,se prendiamo,invece,il sistema industriale moderno ,basato sulla logica del capitale,vediamo tende a una continua trasformazione. Il processo naturale è un processo che và all’equilibrio,il processo di tipo industriale non ha un equilibrio e và a uno squilibrio completo. Gli attuali processi produttivi umani bruciano energia fossile e producono inquinamento e rifiuti. Gli inceneritori vanno scorporati dal ciclo dei rifiuti e trasformati in attività produttiva, cioè non hanno un valore nel ciclo dei rifiuti ma hanno un valore come attività produttiva energetica. Ogni merce deve essere pensata per il riutilizzo:questa è la giusta via da seguire." L’impiego di quest’inceneritori come soluzione alla gestione dei rifiuti ci pone di fronte a un rischio non solo di devasto ambientale ma anche sanitario,per non parlare degli ingenti investimenti economici che tra l’altro non creano occupazione come le industrie del riciclaggio dei materiali. La riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata porta a porta sono valide alternative agli inceneritori che, come dice padre Alex Zanotelli, sono fonte d’inquinamento e politiche clientelari,frutto dell’antica collusione fra politici corrotti e affaristi senza scrupoli. Dobbiamo inoltre ricordare che l’incenerimento è proprio l’opposto delle indicazioni europee sul trattamento dei rifiuti,mentre viene invece prevista la riduzione,la raccolta differenziata e il riciclaggio come abbiamo già detto."
Elettrodotti
-"Mal di testa, leucemie,tumori … secondo le ultime statistiche l’inquinamento fa
due morti al giorno. Sono questi dati allarmanti e i timori si fanno sempre più fondati.Le telecomunicazioni ci permettono di fare grandi cose ma i rischi per la salute sono molteplici. E’ il caso ,ad esempio, degli elettrodotti che minacciano la nostra salute. Dagli elettrodotti si genera un campo elettromagnetico la cui  intensità aumenta con l’aumento della tensione della linea. Bisognerebbe trovare quindi un equilibrio tra progresso e ambiente e salute. “L’inquinamento elettromagnetico da elettrodotti è stato ritenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una delle più gravi problematiche ambientali che continueranno a riguardare il nostro pianeta per i prossimi anni. “L’articolo 32 della Costituzione enuncia il diritto alla salute,la Repubblica deve tutelare la salute nell’interesse della collettività,quindi deve garantire un ambiente salubre.” Non è proprio quello che sta succedendo. Salute e ambiente sono strettamente correlati e la creazione di elettrodotti non corrisponderebbe ad un ambiente salubre. Molte sono le inchieste e le condanne, per esempio quelle fatte ai dirigenti dell’ENEL, per lesioni colpose. Gli elettrodotti sono infrastrutture destinate alla trasmissione e alla distribuzione dell’energia elettrica. “Gli elettrodotti in quanto mezzi capaci di provocare alterazioni dei valori di induzione magnetica o di elettricità presente nell’ambiente circostante ,devono essere controllati e disciplinati per ridurre al minimo gli effetti che possono provocare. Le leggi impongono un limite massimo alle esposizioni elettromagnetiche a una distanza minima dai centri abitati. Non è da sottovalutare il controllo della distanza che separa il terreno dal conduttore più basso in quanto nella costruzione di nuove strade viene spesso ridotto,creando così seri pericoli per l’incolumità delle persone che transitano al di sotto dei conduttori in tensione.”
Elettrodotti,inceneritori
… non può essere questo il nostro futuro! La nostra terra non può
essere oggetto
di conquista dell’ “ecomafia”.