Berlusconi:-Siamo tutti spiati-
 











Pres. Silvio Berlusconi

-Così non può essere in un paese civile. Non e’ vera democrazia, non e’ tutelata la liberta’ di parola. Non lo tolleriamo più-. Così Silvio Berlusconi sulle intercettazioni. -Ditemi se e’ possibile essere spiati in questo modo. C’e’ una piccola lobby di magistrati e giornalisti che e’ contro" il disegno di legge del governo, dice il premier
parlando all’assemblea della Confcommercio - Noi abbiamo preparato il provvedimento in quattro mesi", ma - racconta il Cavaliere - l’iter si e’ rivelato lunghissimo. Ora si parla di metterlo in calendario per il mese di settembre, poi bisognera’ vedere se il Capo dello Stato lo firmera’ e poi quando uscira’ ai pm della sinistra non piacera’ e si appelleranno alla Corte costituzionale che, secondo quanto mi dicono, la boccierà-. -Siamo tutti spiati in Italia. Ci sono circa 150mila telefoni sotto controllo-. Ed ancora: sono -7 milioni e mezzo di persone che possono essere intercettate-.
-Tutti gli italiani
sono spiati? E’ una vulgata-. A margine della conferenza stampa di presentazione delle iniziative contro la manovra, il presidente della Anm, Luca Palamara, replica al premier Silvio Berlusconi. -Sono le cifre - spiega - a confermare che e’ assurdo dire che siamo tutti intercettati: nel 2009, le utenze telefoniche sotto controllo, sono state 119.553. Ed e’ evidente che ad ogni ’bersaglio’ corrispondano diverse utenze-. Palamara coglie l’occasione per ribadire le critiche dell’associazione al Ddl che dovra’ passare ora all’esame della Camera: -Mette in ginocchio l’attivita’ dei Pm, non ha niente a che vedere con la tutela della privacy, condiziona la liberta’ di stampa e segna una resa alla criminalità-.
Pier Luigi Bersani ha accusato Silvio Berlusconi di fare "terrorismo ad personam" sul ddl intercettazioni. «Mi ha fatto impressione la contabilizzazione delle intercettazioni che ha fatto in uno strano modo, fino a dare l’idea che siamo in una situazione da Stato di polizia o
addirittura da grande fratello - ha dichiarato il segretario del Pd nel corso di una conferenza stampa per presentare le proposte del partito sulla liberta’ di impresa - Questo terrorismo ad personam non va bene, non si puo’ prendere a pretesto quello che e’ certo un problema per limitare la lotta alla corruzione e mettere limiti alla liberta’ di informazione sconosciuti in altri Paesi-.