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Rifiuti, la Ue richiama l’Italia: -Azioni immediate- |
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Il presidente del Consiglio ha assicurato, ma i fatti l’hanno smentito, che la questione rifiuti in Campania sarebbe stata risolta in tre giorni; Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile e sottosegretario di Berlusconi, si è congedato dall’emergenza spazzatura scaricando la questione nelle mani degli enti locali. E ora, mentre i cittadini campani subiscono i miasmi dei rifiuti che invadono le strade, da Bruxelles arriva un ennesimo richiamo. -La situazione dei rifiuti in Campania ci preoccupa ancora e chiediamo azioni immediate per far fronte all’emergenza-: lo ha detto il commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik. Il commissario, che ha spiegato di aver avuto un breve incontro con il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, ha ribadito la preoccupazione di Bruxelles per la situazione dei rifiuti in Italia e ha invitato il governo a prendere misure al più presto. «Noi continuiamo a monitorare ma devono essere prese al più presto delle misure per cambiare la situazione», ha detto il Potocnik. -Il commissario ha quindi ribadito che conta di inviare esperti Ue sul territorio per valutare la situazione. Sulla vicenda dei rifiuti a Napoli e in Campania, Potocnik era già intervenuto duramente una decina di giorni fa quando aveva sottolineato che la situazione era tale da far ritenere che le -misure adottate dal 2007 in poi fossero state insufficienti-. -La Campania - aveva sottolineato il commissario - non si è ancora dotata di un piano per lo smaltimento dei rifiuti e l’inceneritore di Acerra, l’unico attivo, non è in grado di funzionare a regime. Questo implica che le autorità regionali non sono in grado di attuare un programma che garantisca lo smaltimento delle ecoballe, né tanto meno quello dei rifiuti giornalieri-. Se la situazione non cambierà, hanno ribadito anche ieri fonti comunitarie, l’Italia rischia un nuovo deferimento davanti alla Corte europea di giustizia e questa volta con pesanti sanzioni pecuniarie. -ami- |
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