Stop crisi, il 2011 è l’anno delle Borse
 











Scambi rarefatti per la pausa natalizia a Piazza Affari. Gli operatori si limitano ad aggiustamenti di portafoglio e pensano già alle strategie da mettere in campo il prossimo anno. Per Antonio Tognoli, executive vice president di Integrae Sim ed analista finanziario di lungo corso, intervistato da Affari poco prima del suono della campanella sui mercati, "i primi mesi del 2011 potranno vedere subito uno spostamento della liquidità dai bond all’equity visto che, complici i tassi a breve, anche la curva di quelli a lunga si adeguerà al rialzo e i prezzi del reddito fisso scenderanno di conseguenza.
In più, nei prossimi 5 mesi saranno messi in pagamento i dividendi". Insomma dopo un 2010 a luci ed ombre per i listini del Vecchio Continente messi a dura prova dalla crisi dell’euro-debito che ne ha fiaccato i rendimenti, l’upsight del prossimo anno, secondo il parere degli esperti, sembra essere positivo. E c’è qualcuno che azzarda un più 6%
riferendosi sempre ai rendimenti dell’equity.
Ma come guadagnarli? Tognoli non ha dubbi: "Puntare sui ciclici, in particolare sugli industriali che stanno assistendo a una ripresa degli ordini, e occhio alle banche che dovranno adeguarsi alle nuove regole sui coefficienti patrimoniali imposti da Basilea 3". Insomma, la luce in fondo al tunnel dovrebbe iniziare a vedersi ormai con più continuità.
Intanto Piazza Affari in cauto rialzo e sotto i valori dell’apertura, con il Mibtel in progresso dello 0,14%. Gli acquisti sul paniere principale si concentrano su Fonsai (+2,11%), dopo l’accordo con le banche sul debito Premafin e l’allargamento del consorzio di garanzia degli aumenti di capitale. La holding della famiglia Ligresti, inizialmente al rialzo, è passata in calo e cede lo 0,25%. Cercate anche Fiat (+1,5%), Saipem (+1,32%) e Mediaset (+0,77%). Non reagisce Intesa Sanpaolo (+0,35%) al via libera dell’Antitrust ieri alla richiesta di revisione degli accordi sulla cessione di Sud
Polo Vita.
Tra le banche, poi, Bpm sale dello 0,36%, Unicredit dello 0,42%, il Banco Popolare dello 0,92%. Poco mossa Italcementi (+0,15%), dopo l’annuncio che l’azionista Italmobiliare (+2,00%) acquisterà le quote che la società detiene in Mediobanca (-0,22%) ed Rcs (invariata) Tra le società a capitalizzazione più piccola, strappa Zucchi (fermata per eccessiva volatilità dopo un rialzo del 10,39%), che ieri ha deciso di proporre all’assemblea del 24 gennaio (27 in seconda convocazione) un aumento di capitale per 30 milioni, a copertura delle perdite. E tornano gli acquisti su Kerself (+7,26%).de Affaritaliani-Andrea Deugeni