Napoli, monumento alla monnezza
 











-La leggenda ci racconta come Virgilio, il sommo poeta, sia stato il primo simbolo di difesa della città di Napoli. Si narra di come le sue spoglie fossero state seppellite, dopo la trafugazione ed il ritrovamento, nelle fondamenta del Castel dell’Ovo, la fortezza sul mare che si erge a frangiflutti della città nei pressi di Santa Lucia. La leggenda narra che il Castello fosse stato edificato su un uovo, per alcuni metaforicamente le spoglie di Virgilio, e quando l’uovo nelle fondamenta si fosse rotto, la città sarebbe caduta in rovina per sempre». Inizia così il racconto del Capodanno napoletano 2011 del Presidio permanente di Chiaiano. Un Capodanno che ha visto i comitati contro il piano rifiuti, quelli di Chiaiano e Giugliano innanzitutto, costruire, nel giorno di San Silvestro, un’installazione dedicata -agli artefici del malgoverno della città-. Così una montagna di monnezza è stata eretta sotto la sede della regione Campania che sorge proprio in piazza Santa Lucia, a pochi metri dal Castel dell’Ovo. Da un lato della montagna, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, -che con i suoi annunci continui da "soluzione finale"- ci racconta Antonio Musella del Presidio permanente di Chiaiano -sta mortificando la città ed i napoletani tutti, mentre gli amici del suo sodale Nicola Cosentino si fregano le mani tra gestione dei subappalti e la chimera dei futuri inceneritori su cui mettere le mani incassando i Cip 6-. Dall’altro «quegli amministratori locali, come il Presidente della Provincia Luigi Cesaro, su cui pende un mandato d’arresto per concorso esterno in associazione camorristica bloccato solo dall’immunità parlamentare del presidente-deputato, ed il governatore Stefano Caldoro, lasciato dallo stesso Berlusconi nelle mani di Nicola Cosentino che, come dimostra lo scandalo P3, in tutti i modi avrebbe voluto "bruciare" il presidente con dossieraggi e scandali-. Il quadro, -pietoso e talvolta stucchevole- del potere politico e delle competenze in materia di rifiuti a Napoli è questo. Napoli, anche nella notte di San Silvestro, è sommersa dai rifiuti. Gli amministratori, a partire dal Presidente del Consiglio, continuano a scaricarsi responsabilità e colpe, risolte con il consueto -ghe pensi mi» di Berlusconi. «Ma cosa voglia esattamente dire l’ultima sortita del premier sui rifiuti è davvero tutta da scoprire- si interrogano i comitati cittadini. I vertici di questi giorni che si sono susseguiti tra Napoli e Palazzo Chigi non hanno chiarito del tutto come si pensa di risolvere non solo l’emergenza ma come impostare l’intero ciclo di smaltimento dei rifiuti. -Le indiscrezioni circolate fino ad ora - perché solo di indiscrezioni si tratta - ci parlano di due nuove discariche da costruire, magari a Tufino accanto allo Stir, oppure nella zona del nolano-. Probabilmente il vertice del prossimo 4 gennaio a Palazzo Chigi sarà decisivo per capirne di più su come concretamente governo ed enti locali pensano di affrontare l’emergenza. Quel che per i cittadini è certo, come ci spiega Antonio Musella, è che -come sempre tutte le soluzioni per lor signori ruotano intorno - ed esclusivamente - a discariche ed inceneritori. D’altronde non pare vero al vero capo del governo in Campania ovvero Nicola Cosentino, di poter finalmente mettere le mani sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Per Nicola O’Mericano, come Cosentino viene soprannominato nelle zone intorno Casal di Principe, si devono percorrere tutte le strade basta che la percentuale di raccolta differenziata permetta sempre l’utilizzo degli inceneritori. Guai a spingere la raccolta differenziata oltre certe percentuali perchè si rischierebbe di rendere inutili gli stessi inceneritori-.
Lo scenario campano su cui si erge la "politica degli annunci" si può capire dai racconti dei cittadini di Chiaiano riuniti sotto la montagna di rifiuti in piazza Santa Lucia a poche ore dal cenone di Capodanno. -Dopo oltre due anni di attività
della discarica, gestita per conto della Provincia di Napoli dalla Ibi Idrocarburi, viene notificata - a tre mesi dalla chiusura della discarica - una interdittiva antimafia alla Ibi che la estromette dalla gestione del sito di Chiaiano-. Ebbene si, ci sono voluti ben due anni e mezzo per accorgersi che la Ibi è coinvolta in loschi affari in Basilicata e che è sotto inchiesta per la discarica Bellolampo di Palermo. Il tutto -nonostante già nel 2008» ci spiegano i comitati «avevamo denunciato gli strani affari della Ibi-. Recentemente, poi, i comitati hanno denunciato al Noe dei Carabinieri ed alla Commissione ecomafie della Regione Campania tutti i problemi gestionali della vicenda Chiaiano, insieme alle omissioni della Ibi. Questa vicenda ci dà il senso di cosa è stato, di cosa è, di cosa sarà la gestione delle grandi emergenze in Italia. -Ecco a cosa ci hanno portato le procedure del "modello Bertolaso". Ecco a cosa ci ha condannato la deroga di ogni regola e la destrutturazione delle norme e delle procedure di appalto-. Ma ciò che avverrà ai danni dei cittadini di Chiaiano dopo l’interdittiva antimafia alla Ibi Idrocarburi è, se possibile, ancora più incredibile. La Provincia di Napoli nominerà a chiamata diretta una nuova ditta che gestirà la fase "di transizione". -Ovviamente, senza appalto» ci spiega Antonio Musella: «è il trionfo della mala gestione all’interno del più fulgido esempio di malgoverno-. Davanti a questo quadro, davanti a una città mortificata, davanti a quartieri avvolti dal fetore dei rifiuti e dei veleni che da questi scaturiscono, i cittadini di Chiaiano e Marano si chiedono -com’è possibile non comprendere la nostra rabbia che ci ha portato a bloccare gli autocompattatori nei giorni successivi a un Natale trascorso tra i rifiuti? Come si fa a non capire che dietro quei vetri infranti c’è la voglia di cambiamento radicale, di un’esperienza di lotta che da anni sta indicando alternative praticabili immediatamente?-. E’ il racconto di un Capodanno di resistenza. Di una resistenza "virgiliana" -che vuole preservare e fortificare quell’uovo nelle fondamenta del Castello per difendere e rilanciare la città di Napoli-. D.N.