-Inabissati rapporti tra cosche e politica-
 











Si ’’puo’ cogliere una notevole sproporzione tra il numero delle violazioni al Codice di Autoregolamentazione e la dimensione del rapporto mafia-politica che riusciamo a percepire attraverso l’esperienza della nostra Commissione e le stesse cronache quotidiane’’ dice Beppe Pisanu illustrando i risultati del lavoro svolto dall’Antimafia sulle ultime amministrative.
’’E allora dinnanzi alle pur significative 45 violazioni del Codice antimafia, forse possiamo dire che esse non costituiscono un buon indicatore di mafiosita’; e conoscendo tante altre cose, possiamo aggiungere che se si sono ’inabissate’ le cosche si sono anche ’inabissate’ le loro relazioni con i mondi della politica e degli affari’’. E Pisanu fa un invito all’Antimafia: ’’In questi ’abissi’, non certo inesplorabili, possiamo e dobbiamo entrare se davvero vogliamo colpire in profondita’ il crimine organizzato’’.
’’Naturalmente - ha spiegato Pisanu - considero l’effetto dissuasivo
che puo’ avere ottenuto, di per se’, l’approvazione del Codice di Autodisciplina; e soprattutto mi e’ chiaro che solo in casi particolari le mafie si espongono fino al punto di candidare alle elezioni loro riconoscibili affiliati’’. Ma recenti vicende ’’ ci hanno rivelato lo spettacolo non certo inconsueto di candidati che si offrono ai boss mafiosi in cambio del loro sostegno elettorale. Sappiamo che in genere le mafie non fanno politica, ma se ne servono a tutti i livelli.
Non propongono candidati, ma utilizzano gli eletti, pronte a sostenerli successivamente per i servigi resi, come a punirli per le promesse non mantenute. Questo ci insegnano le storie diverse, ma non estranee l’una all’altra, della Mafia siciliana, della ’Ndrangheta, della Camorra e della Sacra Corona Unita’’.
Tuttavia- ha aggiunto - ’’ mi permetto di insistere sul punto: 45 violazioni del codice su decine di migliaia di candidati alle elezioni del 2010 sembrano poca cosa. Lo sono, per esempio, rispetto ai 60
fatti di mafia che le cronache ci hanno rivelato tra il 1 gennaio 2009 e il 31 gennaio 2011: mi riferisco ad arresti e condanne di politici, a indagini su infiltrazioni nelle amministrazioni locali e negli appalti pubblici, a scioglimenti di consigli comunali, ad altre denunce documentate di intrecci mafia-affari politica... fatti, tutti questi, che nel loro insieme ci rivelano il continuo espandersi dal Sud al Nord Italia di quella ’zona grigia’ dove la politica incontra le cosche e a queste si piega’’. Tutti i dati reali infatti ( dal sequestro dei patrimoni illeciti alla cattura dei boss latitanti) ’’confermano tale espansione’’.
E Pisanu ha concluso rinviando alle indagini che l’Antimafia sviluppera’ a breve ’’specialmente nell’Italia Centro-settentrionale sulla nuova dimensione economico-finanziaria e politica delle mafie italiane e straniere’’.
Il ’’codice di autoregolamentazione’’ delle elezioni, stilato dall’Antimafia potrebbe diventare una legge. E’ questa la proposta
avanzata da Pisanu. ’’ Dovremo riflettere attentamente sulla possibilita’ di correggere e rendere ben piu’ efficiente il Codice di Autodisciplina come strumento di prevenzione’’, ha detto Pisanu sottolineando che dovra’ essere affrontato il nodo dello ’’scambio elettorale politico-mafioso’’.
’’In questa ottica - ha spiegato - potremo anche esaminare la possibilita’ di stabilizzarlo attraverso una proposta di legge che, ovviamente, dovrebbe risolvere i delicati problemi di costituzionalita’ che si pongono in ordine al diritto di voto o, piu’ precisamente, all’esercizio dell’elettorato attivo e passivo. Penso che una tale riflessione possa essere ripresa in sede di esame della proposta di relazione avanzata dal VII Comitato sulla normativa antimafia; e mi riferisco, in particolare ai temi controversi ma ineludibili del ’concorso esterno’ e delle piu’ ampie ipotesi di ’scambio elettorale politico-mafioso’’’.-ansa-