Berlusconi al Colle per un rimpasto di nomina ministri
 











Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrebbe salire al Quirinale, secondo quanto si apprende in ambienti di governo, per fare il punto sulla squadra dell’esecutivo e la possibilità della nomina di ministri. In pole ci sarebbero i nomi di Saverio Romano e Giancarlo Galan che potrebbero ricoprire, rispettivamente, la carica di ministro dell’Agricoltura e di ministro dei beni Culturali. Circa la tempistica non ci sono comunque ancora decisioni ma non si esclude che il tutto possa essere sottoposto formalmente al capo dello Stato.
Silvio Berlusconi ha confermato che l’incontro con Claudio Scajola non è stato risolutivo. Abbiamo rinviato ogni decisione, al momento non ci sono le condizioni, ha spiegato il presidente del Consiglio nel breve passaggio dedicato all’incontro con l’ex ministro durante il vertice serale a palazzo Grazioli. Alcuni dei presenti hanno legato le parole di Berlusconi ad un posto nel governo, visto che il rimpasto era
l’argomento che si stava trattando in quel momento.
Lo sfogo di Carlo Giovanardi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che denuncia troppi tagli e vede la sua delega alla Famiglia a rischio.
’’In tre anni siamo passati da 300 milioni di euro a 25, non riusciamo nemmeno a fronteggiare le spese obbligatorie. Così il Dipartimento viene dimezzato. E’ chiaramente un problema politico, mi aspetto dal presidente del Consiglio una risposta politica’’.
’Difatti le "decurtazione del fondo per la famiglia di più del 90% in tre anni" il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi ha detto al premier Silvio Berlusconi, che la sua delega è a rischio. "E’ chiaro che in queste condizioni non sono in grado di esercitare la mia delega per la famiglia", ha detto Giovanardi precisando che "non c’é il problema di dimissioni, perché non c’é più nulla da cui dimettersi".
Immediate le reazioni. "Meglio tardi che mai. Il sottosegretario Giovanardi, finalmente,
ammette che la destra in tre anni ha azzerato il fondo per la famiglia; sarebbe stato meglio se avesse ascoltato le denunce che il Pd ha fatto nei mesi scorsi’’ dice Margherita Miotto, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera. ’’Prima di dimettersi - chiede Miotto - Giovanardi si scusi con l’opposizione e con gli italiani’’.
Per Anna Serafini, vicepresidente commissione parlamentare per l’infanzia, "ha ragione Giovanardi nel denunciare l’impossibilità di qualsiasi politica di sostegno alle famiglie di fronte alla mannaia del governo sulle risorse a loro dedicate. L’Italia spende meno della metà dei Paesi europei per la famiglia. Questi numeri sono addirittura peggiorati. Occorre rapidamente una svolta’’ avverte la senatrice Pd.
Sulla questione interviene anche il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione. ’’Avevamo già notato che l’iniziativa politica del sottosegretariato alla famiglia era venuta rapidamente perdendo di velocità - sottolinea - Dopo un inizio che
avevamo condiviso e un grande convegno in cui era stato presentato un programma innovativo importante, abbiamo visto che non è seguito nessun provvedimento, nessuna iniziativa concreta".
Definisce ’’preoccupanti’’ i tagli al fondo per la famiglia Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige - Movimento genitori. "I pesanti tagli decisi, che di fatto azzerano il fondo, non soltanto non rispondono al principio costituzionale, ma rischiano addirittura di minare la base stessa della società civile. Se questa è la linea che il governo intende perseguire - conclude Munizzi - siamo alla distruzione della famiglia".
Intervengono anche le Acli. ’’Le parole di Giovanardi certificano la situazione insostenibile delle famiglie italiane e l’assenza di un vero impegno del governo in questo campo, malgrado le promesse e gli annunci. Bene ha fatto il sottosegretario a rompere gli indugi: il suo impegno non può che risultare sterile senza un cambio di passo concreto dell’intero esecutivo’’
afferma il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero.