’Via Br dalle Procure’, manifesto a Milano Bruti Liberati: i magistrati sono stati uccisi
 











Basta paragonare i magistrati alle Br che ’’in Procura ci sono state davvero: per assassinare i magistrati’’. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati.
’’Nei giorni scorsi - scrive il procuratore - nella città di Milano sono stati affissi, negli spazi riservati alla propaganda elettorale, vistosi manifesti su fondo rosso a firma ’Associazione dalla parte della democrazia’ con espressioni critiche nei confronti della magistratura. Oggi, sempre negli spazi riservati alla propaganda elettorale - prosegue la nota - è stato affisso, ancora a firma ’associazione dalla parte della democrazia’ questo manifesto ’via le Br dalle Procure’. Rammento che a Milano - conclude Bruti Liberati - le Br in Procura ci sono state davvero: per assassinare magistrati’’.
L’associazione aveva firmato altri manifesti, con le scritte ’Silvio resisti, salva la democrazia’ e ’La giustizia politica uccide la libertà’,
tra le altre, facilmente reperibili anche sul web.
Di ’’autentico delirio" parla il presidente della Camera, Gianfranco Fini. "Basti pensare - aggiunge - a quanti magistrati sono stati uccisi dai brigatisti. E’ un manifesto, quindi ci sarà una paternità, perciò, anziché alimentare polemiche, mi auguro che chi di dovere accerti chi si è preso la responsabilità di stampare una così colossale idiozia".
Considera i manifesti ’’del tutto sbagliati’’ il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, mentre per il capogruppo dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi, si tratta di ’’un oltraggio alla memoria dei giudici caduti sotto i colpi dei terroristi. Un atto infame che offende la nostra storia e la nostra memoria collettiva". "Chi li ha affissi - aggiunge - è stato influenzato dal clima d’odio seminato da Berlusconi nei confronti della magistratura, dalla sua guerra personale contro i giudici che sta portando allo sfascio delle istituzioni. Berlusconi, che aveva paragonato la loro
azione a quella delle Brigate Rosse, è il mandante morale di questa vergogna’’.
Interviene anche la Cgil che in una nota parla di un fatto ’’molto rischioso e sconcertante’’. In un momento molto delicato nella vita democratica del paese, afferma la Cgil, ’’con un clima sociale complesso e una discussione in corso sulla riforma costituzionale della giustizia in Parlamento, appare molto rischioso e sconcertante, nell’interesse e nella difesa delle istituzioni, così come del senso dello Stato, il richiamo ad esperienze come il terrorismo addirittura negli ambiti della Magistratura. Esperienze che abbiamo contrastato e sconfitto e che rappresentano l’antistato’’.
Intanto, "sui manifesti abusivi che da settimane inondano Milano di strani slogan, firmati da una sedicente Associazione dalla parte della democrazia, contenenti tesi identiche a quelle di Berlusconi, e che oggi offendono vergognosamente la magistratura milanese spingendosi addirittura a sostenere che le Brigate Rosse si
siano insediate in Procura’’ Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd, ha annunciato la presentazione, a nome del partito, di un’interrogazione al ministro Maroni ’’per conoscere l’esatta identità degli autori di questa nefandezza". "Mi auguro - aggiunge - che quanto prima li si possa individuare per verificare chi interpreta la campagna elettorale di Milano come uno spazio dove poter attaccare e insultare vigliaccamente, al riparto dell’anonimato, la magistratura".