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PINOCCHIO, ROBOT DEL 3000 |
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di Thomas Martinelli
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L'obbedienza non è sempre una virtù, lo sappiamo, anche se la fiaba di Collodi e del suo famosissimo burattino di legno ci dicono il contrario. Pinocchio ci dice anche però che la conoscenza passa per l'esperienza e, quando si presenta, attraverso il viaggio. Ma regge ancora oggi? E nel quarto millennio? Spielberg con A.I. dice di sì, e gli dà ora man forte P3K: Pinocchio 3000, lungometraggio digitale nelle sale da venerdì prossimo, dopo un anno e mezzo in congelamento. Il bambino artificiale del 31° secolo non poteva che essere un robot e Geppetto, conciliando tradizione e aggiornamento, è un vecchio artigiano con la passione dei computers. Vive nella città ipertecnologica di Scambolopolis in una casetta cadente con giardino stretto in mezzo ai grattacieli. È qui che, con l'aiuto dell'assistente cyber-pinguino Spencer, realizza il suo sogno di paternità, dando vita al prototipo Pinocchio. E, viste le premesse, l'automa non può non ribellarsi alla speculazione edilizia e al sistema che la produce, incarnato dal sindaco intrallazzone e corrotto Scamboli (voce originale di Malcolm McDowell). Assetato di potere, progetta di distruggere il verde per costruire più grattacieli. Va da sé che odia i bambini, tanto da trasformarli in obbedienti robot. Figuriamoci quando gli attraversa la strada Pinocchio, pronto ad inceppare un cantiere alla vista di un raro fiore in mezzo a uno scenario di acciaio, vetro, cemento e asfalto. Il realizzatore canadese Daniel Robichaud (precedenti lavori agli effetti speciali di Apollo 13, Il Quinto elemento e Titanic) prende quindi spunto dal personaggio di Collodi per farne un eroe ambientalista adolescenziale, contrappunto creativo in una città tutto lavoro e tecnologia dove il gioco è al bando, salvo quando è controllato e mercificato. Così il paese dei balocchi avveniristico ha l'inevitabile nome di Scamboland, di proprietà del governatore che proietta continuamente giganteschi ologrammi 3D di sé ovunque. Ancora un personaggio politico nonché palazzinaro che controlla media, infrastrutture, divertimenti: sembra quasi vero. Ma a un adolescente - metallo o carne, cambia poco - in formazione, se non proprio ingenuo, che vuole capire cosa è bene e cosa non, la fata Cyberina nera (in originale con la voce di Whoopi Goldberg, doppiata da Platinette) non esita: «Scamboli è sbagliato». Gare d'immaginazione per libere trasformazioni, primi amori teenager, erba e bambini che diventano metallo ma che, grazie all'ombrello solare di Geppetto, ritornano all'armonia naturale. La coproduzione franco-ispanico-canadese P3K tradisce dichiaratamente il modello letterario toscano, ma con più «fedeltà» rispetto al più noto precursore animato della Disney. Pinocchio 3000 non può perciò che salvare se stesso e gli altri mentendo a Scamboli: il naso cresce fino a premere il pulsante che manda proprio il maledetto magnate a robotizzarsi. P3K è stato presentato domenica in anteprima a Io, Cartoon, nuovo evento romano per ragazzi e famiglie prodotto da Auditorium Conciliazione in collaborazione con Cinecittà Holding e Rai Trade-Cartoons on the Bay, fino al giorno di Befana.da Il manifesto
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