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LA CONSULTA NAZIONALE PER LA MEDICINA INTEGRATA PRENDE POSIZIONE CONTRO L’ON. SCILIPOTI: NON CI RAPPRESENTA |
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On. Scilipoti, lei afferma in televisione di rappresentare da venti anni il mondo delle medicine integrative, ma noi preferiamo occuparci di “Medicina Integrata” e vorremmo rappresentarla senza il suo contributo. La abbiamo incontrata una sola volta a Firenze e le abbiamo rappresentato la necessità di occuparsi, nel suo ruolo di parlamentare, di tutte le medicine complementari rappresentate dalla nostra Consulta Nazionale. Lei ha preferito occuparsi soltanto di agopuntura. Come mai, se poi si presenta come uno dei massimi esponenti delle “medicine integrative?”. Le medicine complementari in Italia sono adeguatamente rappresentate da società scientifiche e associazioni che si adoperano da quasi venti anni per la crescita culturale delle stesse e per l’integrazione con la medicina convenzionalmente intesa. Grazie al nostro lavoro alcune Università italiane, nelle Facoltà di Medicina, hanno avviato Master di formazione. Alcuni governi sanitari hanno ospitato servizi pubblici di medicina complementare permettendo così a tutti i cittadini e non solo a quelli economicamente più fortunati, di avvalersi di queste cure. Ma il settore delle medicine complementari è un ambito della medicina ancora piuttosto delicato, poiché in rapida evoluzione in tutto il mondo. Esso richiede una profonda conoscenza della materia, una grande responsabilità dei medici e dei loro rappresentanti, un lavoro accurato di divulgazione dei contenuti, sia presso le Istituzioni che presso i cittadini i quali devono essere adeguatamente informati sia sulle opportunità che sui limiti terapeutici di queste risorse di cura, mai alternative alla medicina convenzionale, ma piuttosto da utilizzare in alleanza con quest’ultima. E’ quindi auspicabile che chiunque intenda occuparsene lo faccia con rigore, sensibilità, serietà, pragmatismo e, non ultimo, buone maniere. On. Scilipoti, la CONMI prende atto del suo modo di adoperarsi, per la sola agopuntura, peraltro, non certo per tutte le medicine complementari, giacché Ella di Omeopatia e Fitoterapia non ha voluto occuparsi nella sua proposta di Legge. Purtroppo le sue numerose apparizioni nelle TV e sui giornali, così come i suoi molti convegni organizzati nelle sedi prestigiose del Parlamento, non rappresentano i contenuti corretti e concreti dell’insieme delle Società scientifiche delle medicine complementari e delle Associazioni delle Discipline Bionaturali, la più parte delle quali, infatti, hanno preferito allontanarsi da Lei e collaborare con la Consulta. NO, GRAZIE. Noi non abbiamo bisogno del suo aiuto, creda Onorevole. Il suo occuparsi di questo mondo, con la sua personale scelta di forma, oltre che di contenuti, ci appare piuttosto una iniziativa politica a lei utile per i suoi scopi personali. La sua personale attenzione ci sembra strumentalizzazione di un settore sanitario che attende da troppo tempo, nell’interesse dei cittadini utenti, una adeguata regolamentazione. Ed è proprio dal suo personale vocabolario e dalla sua proposta di “partito olistico” che comprendiamo che il Suo pensiero non si è evoluto con la scienza. Fonte: Comicato Stampa CONMI dell’8 Maggio 2011. |
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