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Sequestrata discarica abusiva nel foggiano |
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I carabinieri della Compagnia di San Severo, in provincia di Foggia, hanno sequestrato una discarica abusiva a San Nicandro Garganico, deferendo a piede libero alla Procura della Repubblica del Tribunale di Lucera C.A., 55 anni, e F.G., 58, responsabili di attivita’ illecita di gestione di rifiuti pericolosi in concorso, truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita ed occupazione abusiva di terreni ed edifici. Dalle indagini e’ emerso che una cava in disuso, in localita’ ’Toppa Renari’, estesa su ben 10.000 metri quadrati, di proprieta’ del Comune di San Nicandro, e’ stata utilizzata illecitamente quale discarica a cielo aperto per il deposito di materiale di risulta e di rifiuti speciali pericolosi, attraverso la connivenza di un impiegato comunale, che e’ stato deferito dai carabinieri. In particolare i militari della Stazione di San Nicandro sono stati allertati, tramite il personale della polizia municipale, circa la presenza pericolosa di cumuli di rifiuti e materiali di risulta, tra cui pezzi di una copertura in eternit, depositati nella cava che e’ stata sequestrata dai carabinieri. Grazie alle testimonianze di alcuni cittadini e al supporto della Polizia locale, si e’ accertato che gran parte dei rifiuti speciali provenivano da un’abitazione privata situata in agro di Lesina interessata da lavori di ristrutturazione, di proprieta’ di uno dei deferiti. In piu’ occasioni erano stati trasportati illegalmente nella cava dall’impiegato del comune di San Nicandro il quale aveva utilizzato un mezzo pesante privato. C. A. infatti aveva avuto la possibilita’ di scaricare arbitrariamente nel sito i materiali, avendo egli, per motivi legati al suo ufficio, libero accesso alla cava. Inoltre l’attivita’ illegale sarebbe stata esercitata durante la fascia oraria nella quale risultava, da verifiche sull’apparecchio marcatempo di ingresso e uscita, essere regolarmente in servizio nel Comune di San Nicandro. I militari hanno deferito sia il proprietario della villetta che l’operaio comunale. Quest’ultimo dovra’ rispondere anche di truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita ed occupazione abusiva di terreni ed edifici. I materiali scaricati saranno esaminati da tecnici dell’Arpa con il compito di valutarne la pericolosita’ e il potenziale danno per la salute e l’ambiente. Nell’inchiesta potrebbero finire altre persone. |
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