|
|
Trovato morto il giornalista Syed Saleem Shahzad
|
|
|
|
|
|
|
|
|
E’ di Syed Saleem Shahzad il cadavere rinvenuto nelle vicinanze della sua auto. Il veicolo era stato ritrovato dalla polizia nei pressi di Sara e Alamgir, a circa 150 chilometri da Islamabad. Il corpo del giornalista e corrispondente di Aki-Adnkronos International è stato riconosciuto dal fratello. Lo confermano all’ADNKRONOS fonti vicine al giornalista, che era scomparso da Islamabad domenica sera. Secondo reporter locali, il corpo del giornalista presenta “segni di tortura”: si parla di lividi sul volto e ferite. Shahzad, che era anche a capo dell’ufficio pakistano di Asia Times Online, era uno dei maggiori esperti di terrorismo della regione, aveva lasciato la sua abitazione di Nazimuddin Road a Islamabad nel pomeriggio di domenica per recarsi negli studi dell’emittente Dunya TV. Il giornalista non ha mai raggiunto gli studi dell’emittente. L’ultima traccia elettronica del suo telefono cellulare risulta alle 17.42 (ora locale) di domenica, a Margalla Road, nella capitale pakistana. Nell’ultimo articolo scritto da Shahzad, all’indomani dell’attacco terroristico alla base navale di Mehran, a Karachi, rivelava l’esistenza di un nucleo qaedista tra i ranghi degli ufficiali della Marina pakistana. Già nel 2006 Shahzad, mentre si trovava nella regione dell’Helmand, in Afghanistan, fu sequestrato da un gruppo di talebani che lo rilasciarono quando si convinsero che non era una spia ma un vero giornalista. Shahzad ha appena pubblicato un libro, dal titolo ”Inside Al Qaeda and Taliban” che condensa anni di reportage e ricerche tra Afghanistan e Pakistan. |
|