Campagna elettorale senza interruzioni
 







Rosario Amico Roxas




SI   non sono altro che la logica prosecuzione  delle ultimissime amministrative.
Certo che con la Carfagna a Napoli, la Minetti a Milano, e poi scatenando le varie Brambilla, Santranchè, Gelmini,  Prestigiacomo,  Biancofiore,  Ruby   (a Cagliari  per neutralizzare  il  più  giovane  sindaco  d’Italia)  + varie ed eventuali,   dislocate nelle città strategiche, avrebbe vinto le elezioni, trasformando l’Italia, già popolo di santi, poeti e navigatori, in un unico grande.........   e qui mi fermo per non  scadere in un linguaggio scurrile.
Avrebbe potuto vincere tutto, possibilmente anche il superenalotto, che gli farebbe proprio comodo in vista della sentenza d’appello sul Lodo Mondadori.
Ma la campagna elettorale non deve subire soste; bisogna far entrare nel cervello (anche di quelli che secondo il cavaliere ne sono sprovvisti !)
degli elettori l’importanza di negare la maggioranza politica  nel 2013, perchè verrebbe usata solo ed esclusivamente, per scalare il Colle e chiudersi nel bunker della impunibilità.  Oggi dispone di una maggioranza numerica, con una raccolta indifferenziata dei rifiuti della politica  (se tale metodo fosse applicato alla  munnezza di  Napoli, la città diventerebbe un esempio virtuoso di igiene e pulizia !), allettati  da cariche politiche  “per incompetenti”  e da denaro frutto delle appropriazioni  indebite, dei falsi in bilancio, delle evasioni fiscali, del riciclaggio, dei fondi neri all’estero, delle corruzioni, delle tangenti, dei ricatti  morali e penali (un bel panorama, non c’è che dire !|)
Questa ricerca disperata della impunibilità certifica la consapevolezza di colpa; sa bene di essere colpevole, e lo sanno anche i suoi avvocati. Per questo il cavaliere cerca l’impunità, mentre i suoi avvocati esercitano la difesa, non
attraverso il Codice Penale, bensì attraverso la Procedura Penale, per una disperata difesa DAL   processo, vista l’inutile e impossibile difesa NEL  processo.
Far capire ciò agli elettori deve diventare la priorità assoluta della tecnica di comunicazione di massa; neanche i più fedeli esecutori di ordini dovrebbero cedere alla scandalosa pretesa di permettere a Berlusconi  di ricoprire la più alta carica dello Stato, che verrebbe infangata e ridotta ad un circolo chiuso per afficionados del bunga-bunga.