La giunta Pisapia
 











Giuliano Pisapia

La squadra è pronta. La sua sarà una giunta che premia le competenze e che rispetta il voto degli elettori. Il 50% delle deleghe andrà a rappresentanti dell’universo femminile, come promesso. Innovazione e partecipate restano al sindaco, niente deleghe agli assessori.
Mercoledì sera il sindaco ha incontrato i vertici del Pd ed è stata stilata la lista dei nomi. Affaritaliani.it è in grado di anticipare la delegazione dei Democratici. Uno dei nodi era il ruolo di vicesindaco, che Giuliano (come vuole essere chiamato il neosindaco) voleva affidare sin dall’inizio a una donna. E così sarà.
I Democratici spingevano per Stefano Boeri, e tra le possibili candidate donne c’erano anche due pesi massimi come le senatrici Pd Marilena Adamo e Barbara Pollastrini. Ma il Pd ha scelto Maria Grazia Guida, direttrice della Casa della Carità di Don Colmegna per evitare che un vicesindaco politico (Adamo o Pollastrini) potesse offuscare la pienezza del ruolo
di Boeri che invece diventa, grazie alla designazione della Guida vicesindaco-tecnico e non politico, il capo della delegazione. Per l’architetto quindi una presenza forte e una caratura politica.
In giunta anche il capogruppo del Pd uscente Pierfrancesco Majorino (rappresentante dell’area di sinistra del partito), il giovane Pierfrancesco Maran e ampio spazio al mondo dell’ambiente con la nomina di Maria Berrini. Tramonta la nomina di Basilio Rizzo presidente del consiglio comunale in favore di Carmela Rozza. Per il ruolo di capogruppo c’è invece una sfida a due: Andrea Fanzago o Marco Granelli. Confermato Davide Corritore city manager.
Entro oggi Pisapia incontra le altre forze della coalizione e chiude il cerchio. Entro venerdì ci sarà quindi la giunta. Sel punta su Daniela Benelli, già assessore in Provincia che, tramontata la delega della Cultura che potrebbe andare a Boeri, avrebbe espresso una preferenza per l’area metropolitana e decentramento. Certa la nomina di Bruno
Tabacci al Bilancio.
La prima seduta del consiglio è fissata per il 20 giugno e potrebbe esserci un colpo di scena, sui banchi dell’opposizione, potrebbe sedere per qualche sessione Letizia Moratti. Silvio Berlusconi, capolista Pdl, invece si è dimesso.