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EMERGENZA RIFIUTI: NAPOLITANO, A NAPOLI INTERVENGA IL GOVERNO |
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L’emergenza rifiuti torna a farsi drammatica a Napoli. E mentre il Quirinale definisce "indispensabile e urgente" un intervento del governo, il neosindaco Luigi De Magistris segnala che ci sono "pericoli sotto il profilo dell’igiene e della salute dei cittadini". "Ho seguito con crescente preoccupazione l’aggravarsi della questione divenuta nuovamente emergenza acuta e allarmante", ha dichiarato Giorgio Napolitano. "A quanti mi hanno in questi giorni rivolto appello in proposito - ha proseguito -, confermo di avere espresso allo stesso presidente del Consiglio la mia inquietudine per la mancata approvazione da parte del Consiglio dei ministri, in due successive riunioni, del decreto legge che era stato predisposto". L’emergenza sanitaria evocata dal sindaco e’ stata ridimensionata dal ministro della Salute ("ribadisco, e’ estremamente improbabile", ha assicurato Ferruccio Fazio) ma De Magistris ha chiesto a tutti di assumersi le proprie responsabilita’ e firmato un’ordinanza "molto articolata", che prevede un potenziamento della raccolta da parte di Asia e - con uno sforzo economico dell’amministrazione che ha ereditato un bilancio "disastroso" - mette in campo 10 milioni sbloccati dalla giunta per una raccolta 24 ore su 24. "Berlusconi ci ha fatto capire con atti piu’ che con parole che di Napoli se ne frega. Il governo fino adesso, per quel che consta al sindaco, non ha fatto nulla". Cosi’ il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, a chi gli chiede che cosa e’ stato fatto dall’esecutivo per risolvere la crisi nella raccolta rifiuti. Il governo "fa come Ponzio Pilato, se ne lava le mani" del problema rifiuti, ribadisce De Magistris, mentre la situazione "e’ grave" anche "perche’ il governo non si e’ assunto le sue responsabilita’ e altri sono lenti ad adottare i provvedimenti che porterebbero a liberare la citta’". Gli ostacoli "non ci impediranno di risolvere la crisi nel piu’ breve tempo possibile e di guardare oltre i nostri occhi e il nostro naso. Andremo avanti anche sulla differenziata". Il sindaco di Napoli dice di non essere "piu’ disposto ad attendere. Il governo ha fatto una scelta, quella di lavarsi le mani. Io ho ritenuto possibile accelerare verso l’autonomia della citta’". De Magistris non e’ soddisfatto nemmeno delle Regioni, che pure "hanno fatto un passo in avanti". Con Provincia di Napoli e Regione Campania c’e’ collaborazione politico-istituzionale e dialogo quotidiano, ma il sindaco lamenta "veti incrociati, rallentamenti e ostacoli" e chiede di spingere sulla concretizzazione della possibilita’ di conferire fuori dal napoletano. Le Regioni, ha rilanciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, "sono pronte per il ruolo che compete loro a far la propria parte" ma il governo deve spiegare "se siamo di fronte ad una emergenza della Repubblica, come si era impegnato a fare. E’ evidente che siamo di fronte ad una emergenza" e chiediamo "di essere coinvolti in un confronto reale". "Per ridurre i cumuli - ha ammesso l’assessore comunale all’Ambiente, Tommaso Sodano - occorre che ci vengano assegnate almeno altre 400 tonnellate al giorno nelle quote di conferimento agli impianti". Attualmente restano utilizzabili solo gli impianti di tritovagliatura di Giugliano, Tufino e Caivano e la discarica del quartiere Chiaiano di Napoli, solo per una minima quota. Inoltre Il termovalorizzatore di Acerra da ieri sera non brucia piu’ rifiuti. L’annuncio dell’ennesimo prblema nella gia’ critica situazione dello smaltimento rifiuti nel napoletano arriva dal sindaco Luigi De Magistris e dal vicesindaco e assessore all’Ambiente Tommaso Sodano. "Ieri sera c’e’ stato un incidente ad Acerra - dicono - l’impianto e’ bloccato. Alle 15 nessuna linea era in funzione e i tecnici stavano lavorando. Almeno 2mila tonnellate non sono state bruciate" . |
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