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Netto calo le Borse europee |
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La Borsa non crede alla manovra. Nella prima seduta dopo l’approvazione del provvedimento partenza in deciso calo in rosso tutte le piazze europee sulla scia dei risultati degli stress test, che sembra non siano riusciti a dissipare i dubbi degli investitori sul potenziale impatto della crisi del debito sul sistema bancario. Otto delle 90 banche europee esaminate non hanno superato la prova e dovranno raccogliere 2,5 miliardi di capitali freschi. I risultati sono decisamente migliori delle previsioni degli analisti, che stimavano in 15 il numero degli istituti non in grado di superare i test e in 10 miliardi i capitali freschi da raccogliere. La maglia nera va ancora a Piazza Affari, che a un’ora dalla avvio incrementa le perdite e lascia sul terreno oltre il 2%. Dopo le prime battute delle contrattazioni gli indici hanno imboccato con decisione la strada del ribasso e il Ftse Mib fa segnare un -2,12% a 18.056 punti, mentre l’All Share segna un -1,94% a 18.806 punti. A guidare i ribassi del comparto, dopo gli stress test pubblicati venerdi’ scorso, e’ Intesa Sanpaolo, che perde il 4,55%, seguita dall’altra big del listino, Unicredit, a -4,3%. Male anche il Banco Popolare (-4,38%). Nuovo scivolone, fra gli assicurativi, per Fondiaria Sai, in calo del 5,56%, mentre le Generali perdono il 3,06%. In difficolta’ anche energia e industriali: Enel torna sotto quota 4 euro con un calo dell’1,74%, Eni perde l’1,62%. Limitano i cali, invece, Snam Rete Gas e Tenaris con ribassi di circa lo 0,4%. Scivolano il Lingotto (Fiat -1,27%, Exor -1,51%) e Finmeccanica (-1,38%), mentre sale in controtendenza Pirelli (+0,52%, unico titolo positivo del paniere principale). Nei media Mediaset scende del 2,8% sotto quota 3 euro; continuano anche le vendite su Parmalat: il titolo di Collecchio, dopo la chiusura dell’Opa, e’ sceso repentinamente dal prezzo di riferimento dell’offerta lanciata dai francesi, 2,6 euro, e oggi quota a 2,08 euro, con un calo del 3,34%. Fuori dal paniere principale sale, in controtendenza, Rcs (+1,2%). . Si allarga nuovamente lo spread tra Bund tedeschi e Btp rispetto a venerdi’. Il differenziale sale a 322 punti rispetto ai 308 punti di venerdi’. In aumento anche il differnziale tra titoli i tedeschi e quelli spagnoli a 359 punti rispetto ai 340 di venerdi’ scorso. Continua la corsa dell’oro che tocca il nuovo massimo storico. I prezzi future hanno raggiunto 1.599,2 dollari l’oncia. La spinta arriva sempre dall’incerto destino di valute guida come dollaro ed euro che soffrono il peso della crisi del debito pubblico. E infatti l’euro apre di nuovo in calo, sopra lasoglia di 1,40 dollari. La moneta unica viene scambiata a 1,4063 dollari e a 111,10 yen. Dollaro/yen a 78,97. |
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