|
Quando il circuito di denaro diventa molto importante, ecco che ci scappa il morto; suicida...! Come accaduto per Calvi, per Sindona e tanti altri liquidati in fretta. Certamente doveva sapere che fine hanno fatto i 900 milioni di euro che mancano all’appello (una cifra che deve far riflettere per l’importo, largamente sufficiente –casualmente- a saldare il debito Fininvest per il lodo Mondadori, ma molto vicino alla cifra della prima condanna); essendone a conoscenza avrebbe potuto aiutare gli inquirenti a capire.... ora non aiuterà più nessuno. L’ex vicepresidente del San Raffaele, Mario Cal, ex braccio destro di Don Verzé, si è tolto la vita. Nei giorni scorsi era stato ascoltato dalla procura di Milano in relazione al buco da quasi un miliardo di euro nei conti del gruppo ospedaliero. Si era chiuso da pochi minuti nel suo ufficio alla Fondazione San Raffaele, Mario Cal quando ha impugnato una calibro 38 regolarmente detenuta e si è sparato un colpo alla testa. Ad avvisare i soccorritori è stata la sua segretaria che, dopo aver sentito l’esplosione, è entrata nella stanza trovando l’uomo disteso a terra in una pozza di sangue. Immediato l’intervento del personale sanitario che ha portato Mario Cal al pronto soccorso ancora in vita. Cal si era presentato questa mattina nel suo ufficio intorno alle 10.30. Salutata la segretaria si era chiuso dentro per raccogliere i suoi effetti personali dato che era dimissionario dalla settimana scorsa. Alcuni minuti dopo è risuonato il colpo di pistola. Mario Cal prima di togliersi la vita ha lasciato uno scritto nel suo ufficio al San Raffaele. Lo ha confermato il suo avvocato e amico Rosario Minniti spiegando che per ora non si conosce il contenuto della lettera. La pistola con cui l’ex vice presidente del San Raffaele, Mario Cal, si e’ ucciso stamani, e’ stata spostata e infilata in un sacchetto da una persona che deve essere ancora identificata, probabilmente una delle prime ad entrare nella stanza dove l’ex braccio destro di Don Verze’ si e’ ucciso. Per questo il pm di turno Maurizio Ascione ha disposto degli accertamenti per arrivare ad identificare chi, probabilmente in buonafede, ha spostato l’arma senza rendersi conto di aver inquinato la scena del suicidio. "Per me è un grande dolore perché Mario Cal era un amico che ho sorretto nei momenti difficili, ma questa volta non ce l’ho fatta". Lo ha detto Rosario Minniti, il legale di Mario Cal, l’ex braccio destro di Don Verzé che questa mattina si è ucciso sparandosi nel suo ufficio al San Raffaele. Sono due le lettere lasciate da Mario Cal, l’ex braccio destro di Don Verzé, che stamani si è ucciso nel suo ufficio al San Raffaele. Delle due lettere ha parlato il legale di Cal, l’avvocato Rosario Minniti, spiegando che almeno una è indirizzata alla moglie Pina che da poco è giunta all’ospedale di via Olgettina ed è "disperata". L’altra pare sia indirizzata invece alla sua segretaria. Al momento non è ancora possibile conoscere il contenuto delle due missive in quanto nell’ufficio la polizia scientifica sta prendendo le impronte digitali. L’avvocato Minniti ha inoltre riferito che la moglie di Cal "non si spiega questo gesto. Non ha avuto sentore, alcuna avvisaglia, anche perché era un uomo forte". Il legale ha riferito che nemmeno le collaboratrici più strette dell’ex vice presidente del San Raffaele questa mattina si sono accorte delle sue intenzioni. Sono a dir poco attoniti al San Raffaele per quanto accaduto questa mattina quando l’ormai ex vice presidente Mario Cal si è sparato nel proprio ufficio. Il dottor Alberto Zangrillo, direttore dell’unità operativa di anestesia e rianimazione, per ora ha preferito non dire nulla mentre alcuni pazienti del pronto soccorso, dove Cal è stato portato, chiedono ai giornalisti cosa sia successo, incuriositi dalla presenza della polizia.Da quanto si è saputo la lettera lasciata da Mario Cal alla moglie è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti mentre nell’altra, indirizzata alla segretaria, l’ex amministratore del San Raffaele avrebbe ringraziato la sua collaboratrice per i molti anni di lavoro gomito a gomito Il vice presidente del San Raffaele Mario Cal ’’dopo ripetute manovre rianimatorie’’ e’ stato dichiarato ufficialmente morto ’’alle 10.57’’: cosi’ spiega il bollettino medico letto dal primario del pronto soccorso Michele Carlucci. Carlucci ha spiegato che Cal era stato portato in pronto soccorso alle 10.21. E’ stato rianimato, le sue condizioni ’’sono apparse subito critiche’’, per un breve periodo i suoi parametri vitali sono stati stabilizzati e poi le sue condizioni sono subito peggiorate. La tragica scomparsa del vice presidente del San Raffaele, Mario Cal, "è un evento tragico che rende ancor più improcrastinabile il deposito della domanda di concordato preventivo in Tribunale". Lo ha detto all’ANSA l’attestatore del piano di salvataggio del gruppo ospedaliero, Giovanni La Croce. Il Consiglio di Amministrazione del San Raffaele esprime "dolore e sgomento per il gesto così grave e imprevedibile compiuto dal dottor Mario Cal, che accresce la consapevolezza sulla delicatezza e sulla gravità dell’attuale situazione in cui si trova la Fondazione e sulla necessità del massimo impegno da parte del Consiglio, con la piena partecipazione e guida spirituale del presidente Don Luigi Maria Verzé, per il pronto risanamento del San Raffaele". La riunione del nuovo consiglio d’amministrazione del San Raffaele targato Vaticano è confermato per venerdì prossimo. Lo riferiscono fonti qualificate, precisando che l’appuntamento è ancor più indispensabile con la tragica scomparsa di Mario Cal. Sul tavolo del consiglio, oltre l’esame del piano di salvataggio ’congelato’ per effetto del passaggio di consegne dal Monte Tabor allo Ior, c’é l’ipotesi di affidare un mandato a Enrico Bondi come super consulente esterno del gruppo ospedaliero. Al momento ci sono stati contatti con il ’risanatore’ della Parmalat ma allo stato attuale non è stato dato alcun incarico. Quanto al piano di salvataggio, infine, viene spiegato che la domanda di concordato preventivo difficilmente verrà depositata dopodomani in Tribunale, come previsto in precedenza, considerato che il nuovo Cda non ha ancora esaminato le carte. E’ presumibile che al board, ora guidato dal nuovo vicepresidente Giuseppe Profiti, possa servire qualche settimana.
|
|
|