Norvegia, oltre 90 morti: strage di ragazzi inseguiti e uccisi, preso il folle
 







Rosario Amico Roxas




Le primissime insinuazioni dei soliti quotidiani “Libero” e “Il giornale” avanzavano l’ipotesi di un atto terroristico islamico, invece si tratta di un fondamentalista cattolico, tipico e significativo esempio delle radici cristiane dell’Europa.
Molto più realisticamente si tratta di un pazzo, tanto pazzo da nutrire sentimenti filo-nazisti e fondamentaliste cattoliche.
Ciò che si evidenzia è l’impotenza delle istituzioni a contrastare fenomeni di tale orrore, ritrovandosi impreparati a  neutralizzarne gli effetti.  Per questo arrivano immediatamente gli sciacalli della carta stampata che si arrogano il diritto di informazione sempre e solo monotematico, che impone loro di attribuire responsabilità al “comodo” terrorismo islamico.
L’esempio tangibile lo vediamo ancora oggi nel terrorismo cattolico dell’Ulster, dopo 800 anni dalla conquista e dall’assimilazione all’impero britannico; lì si coniuga la peggiore unificazione di due
sentimenti entrambi violenti: fondamentalismo religioso e nazionalismo.
Comprendere e assimilare queste problematiche comporta una analisi “scomoda” che contrasterebbe con le pretese radici cristiane dell’Europa, , che pretendono l’affermazione di un primato religioso, inteso più come una caratteristica antropologica che come intima ragione di fede.
C’è il mondo islamico come bersaglio di colpe, per esorcizzare  responsabilità diverse.  Quando quel bersaglio si mostra inconsistente allora viene indicata la follia, senza rendersi conto che veramente di follia si tratta, ma non per il gesto distruttivo compiuto, bensì per l’adesione  ideologica al nazismo e al fondamentalismo cattolico che, insieme, formano una miscela estremamente esplosiva.