Crisi, Napolitano preoccupato: seguo confronto politico
 











Presidente Giorgio Napolitano

’’Nell’attuale momento la parola e’ alle forze politiche, di governo e di opposizione, chiamate a confrontarsi con le parti sociali sulle scelte da compiere per stimolare decisamente l’indispensabile crescita dell’economia e dell’occupazione, a integrazione delle decisioni sui conti pubblici volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014’’. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota sulla situazione economica. ’’Seguiro’ dunque attentamente gli esiti di tale confronto, - si legge - partendo dalla preoccupazione che non ho mancato di esprimere per gli andamenti dei mercati finanziari e dell’economia, nei loro termini generali e nei loro specifici aspetti italiani’’.
 Seduta ancora negativa per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 2,53% a 17.272 punti. A circa mezz’ora dalla chiusura Piazza Affari aveva ampliato le perdite. Oltre a Unicredit, Lottomatica e Ubi banca sono state
poste in asta di volatilità anche Fiat spa (-7,83% teorico) e Fiat Industrial (-5,62%).
Oggi pomeriggio, al Ministero dell’Economia, si terrà una riunione del Comitato per la stabilità finanziaria. Con il ministro Giulio Tremonti, ad analizzare la difficile situazione dei mercati, ci saranno Consob, Bankitalia e Isvap. La riunione - anticipata dal quotidiano La Repubblica - pur essendo un appuntamento periodico, assume particolare rilevanza in giornate in cui il mercato italiano accusa particolari difficoltà. Il comparto bancario, in particolare, appare sotto pressione, nonostante le ricapitalizzazioni dei maggiori istituti, la limitata esposizione verso i Paesi europei periferici e i buoni risultati ottenuti agli stress test.
SPREAD RECORD BTP-BUND - Lo spread tra Btp e Bund decennali ha superato anche la soglia dei 380 punti base: il differenziale di rendimento si è ampliato a 384 punti, con il tasso del Btp a 10 anni è salito al 6,23%.
Avvio in calo per Piazza Affari. Il
Ftse Mib cede l’1,20% a 17.514 punti e il Ftse All Share l’1,11% a 18.243 punti.
La Borsa di Francoforte apre in calo con l’indice Dax che cede lo 0,64% a 6.909,43 punti.
La Borsa di Londra apre stabile con l’indice Ftse-100 che segna +0,02% a 5.773,50 punti.
La Borsa di Parigi apre in ribasso: l’indice Cac 40 arretra dello 0,57% a 3.567,51 punti.
La Commissione europea si dice "pienamente fiduciosa" delle misure prese dall’Italia per fronteggiare la situazione. E’ quanto ha riferito oggi la portavoce Chantal Huges rispondendo ad una domanda sulla crescita dello spread tra i Btp e i bund tedeschi. Rispondendo alle domande dei giornalisti, la portavoce ha sottolineato che la situazione di Italia e Spagna "é molto simile" e che i due Paesi stanno prendendo "le misure necessarie" e stanno avviando le "riforme concordate". La direzione generale Ecofin, ha aggiunto Chantal Huges, sta seguendo quotidianamente la situazione dell’evoluzione degli spread e "non ci sono prove di
cambiamenti drammatici".
L’accordo sull’aumento del tetto del debito pubblico Usa passa il primo traguardo al Congresso: il primo via libera è arrivato in serata dalla Camera, con 269 voti a favore e 161 contrari. Per l’occasione è tornata in aula anche Gabrille Giffords, la deputata democratica ferita gravemente in gennaio in una sparatoria in Arizona. Fra poche ore toccherà al Senato. Poi, con la firma del presidente, l’accordo sarà legge, evitando il default dello stato, previsto per il 2 agosto se il tetto del debito non fosse stato alzato. L’accordo (se sarà approvato) scongiura il rischio di un default, ma non quello di un downgrade (abbassamento della valutazione) del debito pubblico americano da parte delle agenzie di rating: l’ammontare della misura, un aumento del tetto del debito da 2.100-2.400 miliardi di dollari e tagli per almeno 2.100 miliardi di dollari in 10 anni, è decisamente inferiore ai 4.000 miliardi di dollari identificati da Standard & Poor’s per il
mantenimento del rating AAA (il migliore). E l’impatto della misura sull’economia, già fragile, preoccupa.
"L’accordo è positivo per l’economia, evita altri danni" afferma il segretario al Tesoro, Timothy Geithner. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, convoca una riunione del board per discutere di "politiche fiscali e di bilancio". Secondo gli osservatori, la Fed dovrà aiutare ancora l’economia. Barack Obama ha rassicurato: "I tagli saranno graduali, non peseranno e ci consentiranno di continuare a effettuare investimenti in settori che creano occupazione". Ma il presidente non convince i mercati: Wall Street, dopo un balzo iniziale, procede negativa, con la doccia fredda dell’indice Ism manifatturiero sceso ai minimi degli ultimi anni, confermando le difficoltà della ripresa.