PROFONDO ROSSO NELLE BORSE MILANO PERDE OLTRE IL 6%
 











Tempesta sui mercati europei per i timori legati alla crescita e ai debiti sovrani. Dopo un’apertura in calo le borse del vecchio continente colano a picco poco prima della chiusura. I ribassi sono pesantissimi a meno di un’ora dal termine delle contrattazioni. Milano perde il 6,04%, Francoforte 5,43%, Parigi scende del 5,03% e Londra del 4,38%.
Intanto l’oro segna un nuovo record mentre riprende a salire lo spread Btp-bund. I listini scontano le paure legate alla ripresa dell’economia. Oggi Morgan Stanley ha tagliato le stime della crescita globale al 3,9% dal 4,2% nel 2011 e al 3,8% dal 4,5% nel 2012. Per quanto riguarda la crescita nelle economie sviluppate, quast’anno sara’ "solo" dell’1,5%. La banca d’affari stima inoltre, a causa degli errori fatti nelle politiche economiche dagli Usa e dai paesi europei, un’ulteriore stretta fiscale nel 2012. Ma rassicurazioni arrivano dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy: "Non prevediamo
una crescita negativa dell’economia, non prevediamo una recessione in Europa", dice in una conferenza stampa, dopo l’incontro con il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg.
Stesse rassicurazioni, ma per gli Usa, da parte del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama: "Non credo che ci sia il rischio di una nuova recessione", dice alla CBS. "Esiste invece il rischio di avere una ripresa non abbastanza veloce per gestire una crisi del lavoro. Per questo dobbiamo fare di piu’", sottolinea. Ma intanto crolla il rendimento dei T-Bond decennali statunitensi che scende sotto la soglia del 2%. Non era mai accaduto nella storia, nemmeno ai tempi della Grande recessione. In particolare, gli interessi sono calati fino all’1,974%, prima di recuperare leggermente al 2,007%. Il rendimento sui trentennali e’ invece arrivato a toccare il 3,337% prima di risalire al 3,71%.
Torna invece a correre il differenziale tra il rendimento dei Btp decennali italiani e i bund tedeschi che e’ salito fino
a 290 punti. In rialzo anche gli spread sui titoli di stato spagnoli a 291 punti. Tra i dati macro della giornata le vendite al dettaglio in Gran Bretagna a luglio sono aumentate dello 0,2%, meno delle attese che erano di un +0,3%. Quasi tutti negativi i dati Usa: le domande di nuovi sussidi di disoccupazione sono salite oltre le stime con un incremento di 9 mila unita’ nella settimana conclusa il 13 agosto scorso. Si sono attestate a 408 mila contro le 399 mila della rilevazione precedente.
L’inflazione statunitense si e’ inpennata a luglio: trascinato dal prezzo della benzina l’indice del costo della vita ha registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, battendo le previsioni degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,2%. Si tratta dell’aumento piu’ ampio dallo scorso marzo. Su base annua i prezzi al consumo sono saliti del 3,6%.