SUPER-TAGLIA SU GHEDDAFI IN CAMPO SOLDATI FRANCIA E GB
 











Bab al-Aziziyah e’ caduta, ma Muammar Gheddafi rimane alla macchia e i suoi fedelissimi continuano a combattere, a Tripoli e altrove, avanzando fino a 50 chilometri da Sirte, citta’ natale del Colonnello. Intanto si apprende che forze speciali della Gran Bretagna, Francia, Giordania e Qatar sono sul terreno per aiutare i ribelli. Un ufficiale ha dichiarato alla Cnn che le forze speciali hanno condotto nei giorni scorsi operazioni a Tripoli e in altre citta’ per sostenere gli insorti.
Nella notte il Colonnello si e’ fatto sentire due volte attraverso messaggi audio, in cui sosteneva di aver lasciato la propria residenza-bunker soltanto per "ragioni tattiche", e rivolgeva a "tutti i libici, giovani, membri delle tribu’, donne" un appello a concentrarsi nella capitale libica per "ripulirla dai traditori". Gheddafi ha anche affermato di aver fatto "un giro della citta’" in incognito, "senza farmi riconoscere", e di averne tratto l’impressione che
"non sia in pericolo".
Un’intensa sparatoria e colpi di armi pesanti sono stati uditi nella zona dell’hotel Rixos, dove per giorni sono stati intrappolati 35 stranieri, tra cui molti giornalisti, che, secondo quanto riferito dall’inviato della Cnn, sono stati liberati: "La crisi e’ finita, i giornalisti sono tutti fuori", ha scritto su Twitter.
Sede della stampa estera a Tripoli durante il conflitto, il Rixos e’ controllato dalle milizie pro-Gheddafi che avevano bloccato all’interno gli stranieri presenti.
Violenti combattimenti sono tornati a scoppiare nel centro di Tripoli e poco piu’ a sud, nel sobborgo di al-Hadhba al-Khadra, dove secondo i ribelli potrebbe essersi nascosto il rais. L’aeroporto e il cuore della citta’, Bab al-Aziziyah compresa, sono stati bombardati pesantemente dai governativi, che in precedenza avevano anche lanciato diversi missili ’Scud’ da Sirte contro Misurata. Paradossalmente, proprio mentre Tripoli sembra vedersi allontanare per l’ennesima volta
quella normalita’ cui pure anela la popolazione, verso la capitale si sta dirigendo una delegazione del Consiglio Nazionale Transitorio che, e sara’ la prima occasione in cui accade, vi si rechera’ per via aerea passando da Misurata, in attesa, si auspica entro il prossimo fine settimana, di trasferirvi definitivamente da Bengasi il proprio quartier generale.
Ferve al contempo l’attivita’ diplomatica: Francia e Gran Bretagna hanno fatto sapere di lavorare, insieme ai loro partner, alla messa a punto di una nuova bozza di risoluzione da sottoporre al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, allo scopo di ottenere la revoca delle sanzioni contro la Libia e lo scongelamento dei fondi bloccati ai gerarchi di Gheddafi e alle entita’, pubbliche e private, riconducibili al suo regime. Il premier del Cnt Mahmood Jibril ha iniziato un tour diplomatico che lo vedra’ oggi da Sarkozy, domani da Berlusconi e poi a Istanbul alla riunione del Gruppo di contatto. La Cina ha poi ammorbidito i
toni nei confronti degli insorti e ha affermato di "rispettare le scelte del popolo libico" e di "augurarsi una transizione improntata alla stabilita’". Piu’ cauta la Russia, il cui presidente Dmitry Medvedev non ha chiuso del tutto la porta a un riconoscimento del Cnt, purche’ esso porti "unita’" nel Paese nord-africano.