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Warren Buffett investe 5 miliardi per salvare Bank of America (e aiutare Obama) |
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Warren Buffett scende di nuovo in campo per sostenere il sistema bancario americano, ancora alle prese con la crisi finanziaria. Come riporta oggi in prima pagina il ‘Sole 24 Ore’, il terzo uomo più ricco del pianeta ha deciso di investire 5 miliardi di dollari in Bank of America – che nei giorni scorsi aveva annunciato 3500 licenziamenti - le cui azioni si sono subito impennate con un +10%. Un aiuto alla Borsa quindi, ma anche al presidente Obama (di cui Buffett è ‘consigliere’ e sostenitore), che deve fare i conti con la crisi economica e le critiche dei repubblicani. Grazie a questo mega-investimento Buffett riceverà 50.000 azioni privilegiate con un dividendo del 6%. In più, potrà comprare 700 milioni di azioni e diventare il maggiore azionista di Bank of America, il cui titolo ha perso il 48% nei primi 8 mesi del 2011. Non è la prima volta che Buffett fa investimenti per sostenere i colossi Usa. Durante la crisi finanziaria del 2008 in particolare, investì 5 miliardi di dollari su Goldman Sachs (ottenendo in cambio un dividendo del 10%). Pochi giorni dopo investì altri 3 miliardi in General Electric. Lo stesso aveva fatto in passato anche con i titoli di Coca Cola, Wells Fargo e Gillette. Un uomo così, che in pochi minuti con una sua decisione può capovolgere l’andamento delle Borse, può anche permettersi di dire la sua ai politici e ai governanti che cercano di fare uscire i Paesi dalla crisi. Come ha fatto meno di dieci giorni fa con un intervento su il ’The New York Times’: “Noi super-ricchi dobbiamo pagare più tasse” ha detto in sostanza Buffett in un articolo rilanciato in Italia da ‘Repubblica’ che ha subito accesso il dibattito. "Mentre i poveri e la middle class combattono per noi in Afghanistan; mentre la maggior parte degli americani stenta ad arrivare a fine mese, noi mega ricchi continuiamo a goderci nostri sgravi fiscali straordinari" denunciava Buffett. Per concludere così: "I miei amici e io siamo stati coccolati a sufficienza da un Congresso ben disposto nei confronti dei miliardari. Adesso è arrivato il momento che il nostro governo faccia sul serio quando parla di sacrifici condivisi". Parole molto ‘attuali’ anche in Italia, in vista delle misure da inserire nella manovra bis del governo. In pochi da noi però hanno raccolto l’invito di Buffett. Montezemolo si è detto subito favorevole: “Sono più ricco, è giusto che paghi di più”. Poi però ha ammesso: “Ma qui solo io la penso così”.
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