Haiti, l’85% della barriera corallina danneggiata
 











L’incuria dell’uomo nei confronti della natura continua a mietere vittime. Dal 1 settembre in Italia è scattata lo stop della pesca, difatti non è sempre e solo a causa dell’inquinamento che si arrecano grandi danni all’ecosistema, ma anche lo sfruttamento intensivo di una risorsa può causare danni irreparabili. Come è avvenuto proprio ad Haiti dove ad oggi l’85% della barriera corallina risulta danneggiata irreparabilmente (biologicamente morto) a causa della pesca senza limiti e dei cambiamenti climatici. A diffondere la notizia il "New York Times", che ha riportato una dichiarazione del direttore della ong californiana "Reef Check”, Gregor Hodgson, che ha dichiarato: "Credo ci si trovi davanti al peggiore sfruttamento da pesca del mondo intero, che ha causato un danno ormai da considerare irreparabile".  Ma lo sfruttamento non accenna a fermarsi.