Dal fisco al lavoro, ecco tutte le novità
 











Dopo il semaforo verde della commissione Bilancio con alcune modifiche in extremis, la manovra arriva all’esame dell’aula del Senato. Il decreto è di fatto blindato, con il governo che sembra intenzionato a fare ricorso alla fiducia per accelerare i tempi. L’ok di Palazzo Madama dovrebbe arrivare entro sabato, poi il testo passerà all’altro ramo del Parlmento per una rapida approvazione. La svolta è nella contrattazione: con un accordo a livello aziendale o territoriale, raggiunto a maggioranza dai sindacati, si potrà licenziare. Salta anche il contributo di solidarietà, tagli più leggeri per gli enti territoriali, giro di vite sull’evasione fiscale (ma non c’è l’obbligo di indicare in dichiarazione il nome della banca). Ed ancora: salve le feste laiche e la 13esima degli statali. Ma, ecco le principali novità:
VIA IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’: Era la norma che "faceva grondare sangue" al presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi: salve le buste paga dei manager privati e dei calciatori, mentre il taglio agli stipendi (5% oltre i 90.000 euro e 10% oltre i 150.000) resta per pubblici dipendenti e pensionati (era stato introdotto con la prima manovra).
DEROGHE ALLE LEGGI SUL LAVORO COMPRESO IL LICENZIAMENTO: Saranno possibili deroghe alle leggi nazionali sul contratto di lavoro per gli accordi aziendali e territoriali, comprese quelle sui licenziamenti fatti salvi quelli discriminatori quindi i diritti legati alla maternità e ai congedi parentali. Recepito anche l’accordo del 28 giugno sulla rappresentanza
sindacale.
SINDACATI TERRITORIALI: Basta anche il criterio territoriale per misurare la rappresentatività del sindacato nelle intese aziendali o territoriali e renderle valide erga omnes.
STRETTA SULLE COOP, PIU’ TASSATI GLI UTILI: Previsto un aumento dal 30 al 40% del peso degli utili nella formazione della base imponibile. Saltati gli
emendamenti che avrebbero escluso (quindi agevolato) le Banche di credito cooperativo.
SALVE LE FESTE LAICHE: Il Primo Maggio, il 25 aprile e il 2 giugno non verranno accorpate alla domenica. Niente da fare invece per le feste patronali: resta solo quella di Roma.
MENO TAGLI A ENTI LOCALI, DI PIU’ AI MINISTERI: Il gettito, circa 1,8 mld, atteso dalla cosiddetta Robin Hood Tax, l’addizionale sulle imprese energetiche andranno a alleggerire integralmente i tagli agli enti territoriali, e non più per metà a loro e per metà ai ministeri.
STOP DOPPIO INCARICO PARLAMENTARI: La carica di parlamentare anche europeo diventa incompatibile con altre cariche pubbliche.
MANETTE PER I MAXI-EVASORI MA SENZA RETROATTIVITA’: Chi evade imposte per oltre 3 milioni di euro andrà in carcere senza poter beneficiare della sospensione condizionale della pena prevista dal codice penale. La norma non e’ retroattiva.
CONTO
CORRENTE SU UNICO: Addio alla norma che obbligava a indicare il nome della banca.
LISTE NERE CONTRIBUENTI: L’Agenzia delle Entrate potrà attraverso gli intermediari finanziari stilare liste di contribuenti da mettere sotto controllo in via preventiva.
DICHIARAZIONI REDDITI ONLINE SU SITI COMUNI MA ANONIME: Le dichiarazioni dei redditi potranno essere pubblicate sui siti dei Comuni, ma soltanto per aggregati o categorie. I criteri e le modalità verranno definiti con un decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministrodell’Economia, d’intesa con la Conferenza Stato-Citta’.
PIU’ TASSE A SOCIETA’ DI COMODO: Arriva un’addizionale del 10,5% e una serie di norme restrittive.
BARCA SOCIETA’ ENTRA IN REDDITOMETRO: Più controlli sui beni delle società usati da soci o familiari. Dalle barche alle auto entreranno nel ’redditometro’.
PROVINCE, SOPPRESSIONE RINVIATA A DDL COSTITUZIONALE: Stop alla
soppressione delle province, che però vedranno ridotti del 50% i consiglieri
STRETTA PICCOLI COMUNI, VERSO UNIONI: Soppressione delle giunte e obbligo di gestione sotto forma di unione dei servizi fondamentali per i comuni con meno di mille abitanti.
SALVI FAS REGIONALI: Nella clausola di salvaguardia che prevede un taglio del fondo per le aree sottoutilizzate qualora i ministeri non raggiungano gli obiettivi di risparmio, pari a 6 miliardi nel 2012, vengono messi al riparo i fondi regionali. Si potrà mettere mano solo ai fondi nazionali.
SALVA 13/A STATALI: Come clausola di salvaguardia, in caso di mancati risparmi da parte ei ministeri, ci sarà il taglio del 30% dei premi di produzione dei dirigenti responsabili.
SALVI MINI-ENTI RICERCA E CULTURA: Non verranno soppressi con le istituzioni con meno di 70 dipendenti.
BOLLO MONEY TRANSFER: L’imposta è pari al 2% trasferito con ogni
singola operazione, con un minimo di prelievo pari a 3 euro. Sono esenti dall’imposta i trasferimenti effettuati da persone fisiche munite di matricola Inps e codice fiscale.
RECUPERO CONDONO 2002: Il Fisco potrà recuperare coattivamente le somme non riscosse dal condono tombale del 2002, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2011.
LOTTA EVASIONE PER CALO TASSE: Le maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione a partire dal 2015 saranno destinate alla riduzione della pressione fiscale.
SPENDING REVIEW: Via libera alla revisione della spesa pubblica. La norma impegna il ministro dell’Economia a presentare al Parlamento entro il 30 novembre 2011 un programma per la riorganizzazione della spesa pubblica.
SUPER-INPS: Tra gli obiettivi di revisione della spesa c’è l’accorpamento degli enti della previdenza pubblica, andando verso un ’super-Inps’.
SISTRI: Salvato il Sistri, il
sistema di tracciabilità dei rifiuti industriali.
"Si sono messe in atto tutte le tassazioni e le odiosità peggiori che fanno parte di un regime da socialismo reale o da socialismo anni Duemila". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (Pdl), parla della manovra a Radio24. "Si mettono le mani delle tasche dei cittadini, soprattutto quelli più deboli. Tagliare i treni dei pendolari vuol dire accanirsi sui ceti piiù deboli, popolari, che lavorano, sugli studenti, su tanti elettori del Pdl".