Bce divisa, Stark si dimette, Borse giù

 











Jurgen Stark

Jurgen Stark, membro del board esecutivo e del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha informato il presidente Jean Claude Trichet che, per motivi personali, si dimetterà dal suo incarico" si legge una in una nota della Bce.
"Stark manterrà il suo incarico finchè non verrà nominato il suo successore, cosa che avverrà entro la fine dell’anno".
La nota della Bce sulle dimissioni di Stark, cui fonti della zona euro avevano riferito che alla base della decisione di Stark ci sarebbero i contrasti interni a Francoforte sul tema dell’acquisto bond.
La Banca centrale europea si spacca sul tema scottante degli acquisti di titoli di Stato: Juergen Stark, membro tedesco del comitato esecutivo dell’istituto, nonché capoeconomista, si è dimesso. La notizia doveva essere annunciata a mercati chiusi. Il motivo delle dimissioni sarebbe il conflitto interno fra "falchi" (di cui Stark era considerato il primo rappresentante) e "colombe" nel board
della Banca centrale sul ruolo e il peso dell’istituto nelle operazioni di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà.
Ieri il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, aveva rifiutato commenti alla domanda se l’istituto avesse intenzione di sostenere ulteriormente lo sforzo di paesi come Italia e Spagna alle prese con manovre e misure per la riduzione dei deficit e il riequilibrio dei bilanci. Le Borse hanno reagito immediatamente, accelerando al ribasso dopo una mattinata già segnata ovunque dalle vendite. Giù anche l’euro, tornato ai minimi di sei mesi fa a 1,3737 sul dollaro. L’effetto si è visto anche sull’andamento dello spread fra titoli italiani e tedeschi: il differenziale fra i Btp decennali e bund omologhi è tornato oltre la soglia dei 370 punti base, superiore a quello fra bonos spagnoli e bund (343 punti).
A effetto ormai acquisito dai mercati, la Bce è stata costretta ad anticipare l’ufficializzazione delle dimissioni con un comunicato, nel quale è detto
che Stark ha informato il presidente dell’Eurotower, Jean Claude Trichet, rassegnerà le dimissioni "prima della fine del suo incarico" previsto il 31 maggio 2014. Stark, resterà al suo posto finche non sarà nominato un successore che, spiega la Bce, in base alla procedura di nomina, avverrà entro fine anno.
Restando alla nota ufficiale, il presidente Trichet ha "ringraziato di cuore" Stark "per il suo eccezionale contributo all’unità europea in questi anni" e per la sua "eccezionale dedizione in qualità di membro del Comitato Esecutivo e del Consiglio direttivo per più di cinque anni". Nessun commento dal governo di Berlino né dalla Commissione europea.