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Le buone notizie, a volte, non vengono mai da sole. Che bello, ieri sera, riscoprire il Tremonti di Corrado Guzzanti, forse l’unico vero artista comico che ha saputo fare arte libera, anarchica e feroce senza passare per martire né accarezzando il suo ego a sfavore del suo pubblico. Guzzanti è un Gaber camaleontico: non canta- anche se il cd degli Avanzi Sound Machine e il Grande Raccordo Anulare dicono il contrario- ma imita, ruba ai freak della televisione (da Vulvia a Snack e Gnola), fa film geniali come Fascisti su Marte. Ci ha detto più Corrado Guzzanti sull’Italia in questi anni che qualsiasi giornalista, opinionista o politico. I suoi Veltroni, i suoi Bossi si sono rivelati più veri della realtà. La televisione per lungo tempo non l’ha voluto, e lui non l’ha cercata. Poi è arrivata Sky e dal 14 settembre (replicato nel fine settimana) vedremo finalmente il tanto atteso Aniene, di cui avemmo un gustoso assaggio qualche settimana fa. Ieri sera, appunto, un montaggio tratto dallo spettacolo dal vivo Recital, tutto dedicato alle "spiegazioni" del Tremonti guzzantiano, ci ha fatto da antipasto, per lenirci l’attesa. E con quella puntata zero e questo show del 2009 Sky ci ha confermato che questo artista straordinario, esplosivo e creativo, dall’analisi originale e folgorante e dalla sintesi comica unica, non ha perso neanche un po’ del suo smalto. Che rimane inquietante e profetico quando azzarda pindarici proclami politici, per suscitare il riso, e regolarmente quelle ricette politiche od economiche le ritroviamo sui giornali solo pochi anni dopo. Con lui l’amico e sodale di sempre Marzocca e l’emergente Paiella, sullo schermo ritroveremo il mafioso e il massone, personaggi dell’ultima generazione di Corrado Guzzanti, e Aniene, il supereroe che dà il titolo al programma. Guardatelo, su Sky Uno: almeno saprete davvero come vanno le cose nel nostro paese. Boris Sollazzo |
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