Foggia, l’allarme del Fai "Una nuova masseria degli orrori"
 











Archeologia urbana e degrado si incontrano alla masseria Pantano. Vista dall’alto l’area svela il suo volto più suggestivo: le rovine di un edificio rurale dominano una vasta zona di campagna a due passi dagli antichi tratturi della Transumanza nel Foggiano. L’intera zona racchiude i resti di un villaggio neolitico e il tracciato delle mura della domus federiciana, di epoca medievale. Ma il fascino di masseria Pantano è offuscato dalle insidie che rappresenta per i residenti del quartiere su cui si affaccia senza soluzione di continuità. L’erba alta favorisce la proliferazione di insetti e animali selvatici come ratti e vipere, nascondendo cumuli di rifiuti e inerti industriali sversati dai cantieri dei palazzi in costruzione che punteggiano la zona. Su questo il Fai provinciale ha manifestato apprensione: “è urgente una messa in sicurezza, oltre che un maggior controllo delle discariche abusive che espongono gli abitanti del quartiere al rischio amianto”. A costituire il pericolo maggiore sono le rovine dell’antica masseria: la facilità con cui i bambini della zona hanno accesso alla struttura richiama il tragico scenario in cui persero la vita i due fratellini di Gravina di Puglia. Mariangela Ciavarella-larepubblica