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Riccardo Iacona è proprio un bel tipo. Hai sempre l’impressione che stia lì, in tv, per fare dispetto a qualcuno. Non ha una faccia da schiaffi (Bonolis) né tanto meno irritante (Santoro), non cerca di sedurti né di sfidarti. Semplicemente fa quello che reputa il suo dovere, qualcosa che nel nostro paese già rappresenta una felice eccezione, e ancor di più nella nostra televisione. Di lui capisci una cosa, subito: non si risparmia, deve andare a fondo, cercare quello che vuole o anche scoprire altro, per raccontartelo. Vale anche per le sue opinioni personali: quando prende posizione, lo fa fuori dalle conventicole e le convenienze e con ruvida decisione. E lo capisci da una trasmissione come Presadiretta, che neanche volendo riesce ad essere superficiale, la cui semplicità e immediatezza rappresenta spesso un passepartout per capire meglio i problemi del paese. Ci sarà una puntata, da non perdere: Senzasoldi. Un racconto, come un po’ vezzosamente recita il comunicato stampa, di Iacona e del suo team: Domenico Iannacone, Raffaella Pusceddu, Lisa Iotti, Vincenzo Guerrizio, Alessandro Macina, Danilo Procaccianti e Elena Stramentinoli. Questa puntata risponde, o almeno ci prova, alle domande base di questi giorni: usciremo dalla crisi? Come invertiremo la tendenza disastrosa del nostro debito pubblico? Il prezzo di questo disastro sarà pagato sempre dagli stessi? Cosa si sta facendo contro l’evasione? Le risposte Iacona le cercherà dalla Sardegna al Nord Est, da Parma alla Cernobbio in cui il Potere si riunisce e si confronta (si fa per dire). Boris Sollazzo |
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