Si chiama "Brother Net", la rete dei fratelli massoni
 











Si chiama "Brother Net". Ed è la rete dei fratelli, fratelli intesi come massoni. E’ riservato proprio a loro  il primo social network italiano. E’ destinato a diventare il primo portale della massoneria, fatto apposta per incontrarsi, scambiarsi informazioni e, perché no, "aiutarsi". Anche, se possibile, a trovare un lavoro, usando quella corsia preferenziale garantita dall’appartenenza alla massoneria. E così si è creata proprio a questo scopo una rete italiana per proteggere tutte le attività delle diverse  Obbedienze italiane che vuole anche essere apparentemente inviolabile, alla quale si accede esclusivamente se si dimostra di essere iscritti alla massoneria. Un social network  ispirato a Facebook. Chat, gruppi monotematici, aggiunte di amici, condivisioni di foto, poke che si chiamano onde e commenti ai diversi status. Ci si confronta sui temi più disparati: c’è chi, ad esempio, organizza raduni ciclistici e chi cerca compagni per un viaggio alla scoperta dei luoghi in cui ha vissuto Mozart. Ma si parla anche di questioni strettamente massoniche: incontri delle logge a livello regionale, scambi di documenti e suggerimenti per le riflessioni, singole o di gruppo, con un occhio all’attualità politica (una sezione riporta tutte le notizie, riprese dai mass media, di interesse massonico). Di pubblico, comunque, non c’è molto, perché si teme sempre che qualcuno possa riuscire ad "infiltrarsi", nonostante il blocco in entrata. Per questo le comunicazioni più comuni sono quelle via chat (una finestra che si apre al lato, proprio come sul più noto social network americano). Tutte concluse col classico "TFA", l’acronimo che indica il tradizionale saluto del "triplo fraterno abbraccio".