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Unicredit tra le banche da ricapitalizzare
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E’ nero su bianco la lista, preliminare, delle 29 banche sistemiche redatta dall’Fsb che dovranno avere requisiti di capitale piu’ stringenti a partire dal 2016. Per l’Italia l’unica presente, come da attese, e’ Unicredit. L’organismo guidato da Mario Draghi, ha ricevuto l’approvazione finale da parte del G20 di Cannes. In particolare le banche dovranno iniziare a seguire le nuove regole, anche in tema di governance, e gestione dei fallimenti a partire dal 2012 mentre le nuove soglie di capitale inizieranno dal 2016 in maniera progressiva fino al 2019. Il meccanismo prevede capitale aggiuntivo rispetto alle regole gia’ stringenti di Basilea3 fra l’1 e il 2,5% a seconda della rilevanza sistemica dell’istituto, stabilita in base a cinque parametri (dimensioni, livello di interconnessione, attivita’ globali, complessita’ e grado di difficolta di sostituzione delle operazioni), che dovra’ essere ’costituito da common equities’, ovvero capitale di qualita’. Non vengono considerati invece, come fatto nell’esercizio dell’Eba, valutazioni dei titoli di stato a valore di mercato. ’’Le regole attuali contabili non lo prevedono’’ ha spiegato Draghi. La lista sara’ aggiornata ogni novembre dall’Fsb secondo cui ’’e’ troppo presto’’ per stabilire quali banche saranno posizionate nella fascia ’alta’ della classifica (e quindi con maggiore capitale) e quale in quella meno elevata. Nel dettaglio la lista vede presenti, Bank of America Bank of China, Bank of New York Mellon, Banque Populaire, Barclays, Bnp Paribas, Citigroup, Commerzbank, Credit Suisse, Deutsche Bank, Dexia, Goldman Sachs, Credit Agricole, Hsbc, JP Morgan Chase, Lloyds Banking, Mitsubishi UFJ, FG Mizuho, Morgan Stanley, Nordea, Royal Bank of Scotland, Santander, Societe’ Generale, State Street, Sumitomo Mitsui, Ubs, Unicredit, Wells Fargo DRAGHI, CON NORME FSB MENO CATASTROFI DA CROLLO BANCHE - Le norme messe a punto dall’Fsb e approvate al G20 sono ’’un grande pacchetto’’ in grado di ’’ridurre le conseguenze catastrofiche in caso di fallimento’’ delle banche sistemiche e ’’i rischi di azzardo morale’’. E’ quanto afferma il presidente Fsb, Mario Draghi, dopo la presentazione della lista delle 29 banche sistemiche.In questa maniera si consentira’ ’’alle istituzioni finanziarie di superare un fallimento senza provocare danni all’economia reale e imporre dei costi ai contribuenti’’, ha aggiunto Draghi. Mario Draghi lascia la carica di presidente dell’Fsb e al suo posto arriva, come nelle attese, il governatore della Banca centrale del Canada Mark Carney mentre quello dell’istituto centrale svizzera Philip Hildebrand, altro nome in lizza, assumera’ il ruolo di vice. Carney, classe 1965, e’ governatore della banca centrale dal 2008 dopo una carriera passata nel settore privato e in particolare alla Goldman Sachs dove ha lavorato per 13 anni. Secondo l’uscente Draghi ora l’Fsb dovra’ dotarsi di personalita’ giuridica e per questo e’ stata avanzata una richiesta al G20 e ’’divenire piu’ indipendente’’ comunicando ’’piu’ chiaramente’’ e avvisando dei rischi. Secondo Draghi, l’Fsb rimarra’ comunque a Basilea presso la Bri con una organizzazione ’’flessibile, tecnica e non politica’’. |
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