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L’assenza di un Piano Provinciale per l’Energia sempre annunciato, ma mai effettivamente redatto ed approvato, fa sì che il territorio della Capitanata continui ad essere terra di conquista di imprenditori senza scrupoli, che hanno come solo fine quello di realizzare ingenti utili economici a scapito della salute dei cittadini. Un piano destinato a fungere da stella cometa delle amministrazioni comunali della Capitanata tutta, mortificata molto spesso da imprenditori senza scrupoli che hanno come solo indirizzo finale quello di arricchire il proprio conto in banca. Ne è riprova il fatto che, presso l’assessorato all’ambiente della Provincia di Foggia giacciono centinaia di progetti per ricavare energia da fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico e biomassa), di cui si conosce ben poco e di cui chiediamo una pubblicizzazione in nome di una trasparenza sempre decantata da chi amministra e mai operata . Sarebbe utile e necessario che sul sito dell’assessorato all’ambiente della provincia di Foggia fossero elencati tutti i vari progetti e nello stesso tempo che venga pubblicato l’ordine del giorno delle riunioni della Commissione tecnica VIA della Provincia. Ci risulta che sono centinaia i progetti depositati presso l’amministrazione provinciale inerenti le fonti rinnovabili : eolico,fotovoltaico e biomasse. Legambiente Circolo “Gaia” di Foggia chiede che venga pubblicato almeno l’elenco dei progetti presentati e le aree territoriali interessate. Legambiente è preoccupata del proliferare dei progetti che se approvati stravolgerebbero il territorio ed il paesaggio della nostra provincia, che è già ultima in tutte le classifiche. In questo stato di confusione, l’assalto al territorio con la costruzione di centrali per la generazione di energia elettrica è imponente . Facciamo solo qualche esempio. in questi giorni con Determinazione n. 298 dell’Ufficio Energia e Reti Energetiche (struttura dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia) è stata rilasciata l’Autorizzazione Unica alla costruzione di un impianto da fonte rinnovabile alimentata da biomassa vegetale (prevalentemente, sansa vergine) della potenza elettrica di 13 MWe da realizzarsi nel Comune di Foggia in località “Rignano Garganico Scalo”. La centrale di Rignano ha ottenuto anche il beneplacito del Consiglio Comunale di Foggia con delibera n. 34/2008 del Consiglio Comunale di Foggia. Ormai basta la solita dichiarazione di intenti di approvvigionamento a filiera corta (almeno il 40% del combustibile necessario deve essere rinvenibile entro un raggio di 70 km) perché si possa ottenere l’assenso alla costruzione di un futuro possibile termovalorizzatore . E intanto a pochi passi sta entrando in funzione la centrale a metano di San Severo. A breve, secondo voci attendibili, dovrebbe essere discusso in commissione tecnica provinciale VIA la proposta sull’impianto di cogenerazione della AGRITRE (Tozzi Renewable Energy) S.r.l. che consiste nell’installazione di una centrale termoelettrica da 80 MW termici e 25 ,2 MW elettrici a ciclo combinato, alimentata a biomasse vegetali solide ( paglia), da realizzarsi nel territorio di Sant’Agata di Puglia, in località Viticone, ai confini con i comuni di Deliceto e Candela. L’impianto si prefigura come il più grande d’Italia per quanto riguarda impianti di cogenerazione a biomassa, che non sia CDR. Un impianto, ci preme ricordare, a biomasse solide che funzionerà per 8.000 ore all’anno e assorbirà 160.000 tonnellate di paglia con tasso d’umidità assai contenuto, pari a 480 ton. al giorno e 20 ton. l’ora, 18.721 t. di cippato, pari a 56 ton. al giorno, 23.400 mc./gg di acqua per alimentare la caldaia generatrice di vapore, pari a 65 mc/g e 2.299 mc per usi domestici pari a 6,3 m3/gg, 1.200 t/a di urea pari 3, 5 tonnellate al giorno per il processo SNRC di abbattimento dell’NOx , di resine per il trattamento acque ai fini, tra l’altro di produzione dell’acqua demineralizzata utile alla produzione di vapore, 35 tonnellate all’anno di soda caustica, pari a 1,5 quintali al giorno, 30 tonnellate di Acido cloridrico, pari a 1 quintale al giorno, 2 tonnellate all’anno di olio lubrificante, calce idrata, 5.600 mc all’anno di metano, pari a 16 mc al giorno per l’accensione, 0,4 tonnellate di trifosfato sodico, 0,4 tonnellate di deossigenante e 0,2 tonnellate di alcalinizzante. Un impianto che, di contro, restituirà nello stesso anno 200.000 MW di Energia Elettrica, pari a 550 MW al giorno e 25 MW/h, 6.875.00 ton.di vapore se immesso liberamente nell’atmosfera a 70°C, 3.264.000 mc al giorno di fumi a 155°C e da purificare, 0,45 tonnellate annue di oli esausti, 0,5 tonnellate annue di resine, acqua ancora calda e inquinata, il calore generato dalla CTE e immesso nell’ambiente, se non altrimenti utilizzato, è di 3 MW di calore per 1 MW di energia elettrica prodotta, per un totale annuo di ca. 480.000 MW di calore equivalente, 12.000 ton.di polveri sottili e ceneri volanti pari a 36 t/g e 1,5 t/h, 67.000 ton. di ceneri pesanti e scorie, pari a 200 t/g e 8 t/h., 30 kg/h di fanghi, circa (come residuo secco), da sistema trattamento acque durante lo svuotamento della vasca, 10) 2,5 tonnellate di imballaggi. Tali residui dovranno essere conferiti a discarica autorizzata. E queste sono solo alcune delle centrali di cui siamo a conoscenza. In questo modo il saccheggio del territorio viene fatto passare come sviluppo sostenibile. E intanto il Consiglio Comunale di S.Agata di Puglia nega un referendum consultivo ai cittadini, evidenziando il timore di essere smentiti dai cittadini . Legambiente Circolo “Gaia” di Foggia sarà presente alla manifestazione contro l’accensione dell’inceneritore dell’ ETA Marcegaglia che si terrà a borgo Tressanti il 10 dicembre, condividendone tutte le preoccupazioni e le motivazioni. Tonino Soldo |
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