Tutte le novità della manovra “Salva Italia”
 











Tra i provvedimenti che ci hanno impressionato di più, in questa manovra “Salva Italia” del Governo Mario Monti, c’è sicuramente il comma ad hoc per mantenere doppi incarichi e rimborsi ai tecnici del governo Monti si sono scritti una norma “ad personam”. Nella manovra, infatti, è previsto che con un decreto del presidente del Consiglio, (ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari) venga ridefinito il trattamento economico dei rapporti di lavoro dipendenti o autonomi con le pubbliche amministrazioni, stabilendo come parametro massimo per i dirigenti lo stipendio del presidente della Corte di Cassazione. Nello stesso articolo, il 23 ter, è sancito inoltre che i dipendenti pubblici chiamati a funzioni direttive nei ministeri o nella P. A. abbiano un’indennità pari al 25 % del trattamento economico percepito. Cioè che prendano uno stipendio e un quarto anziché due stipendi interi.
Il doppio stipendio pubblico riguarderebbe:i ministri, Antonio
Catricalà, Corrado Clini, Filippo Patroni Griffi, Vittorio Grilli,i sotto-segretari Augusta Iannini, Paola Severino. (il comma 3 dell’articolo 23 ter è stato previsto che col decreto del presidente del Consiglio (citato al comma 1, quindi quello di revisione degli stipendi) Ovvero si possa concedere agli “eletti” di mantenere il doppio stipendio. Nello stesso decreto verrà stabilito inoltre un tetto massimo per i rimborsi spese, che naturalmente andranno ad aggiungersi ai doppi compensi. Cifre che, cumulate, non scendono mai sotto i duecentomila euro. 
La manovra approda in Aula alla Camera con importanti modifiche, a partire da pensioni e Imu.Rivalutazione delle pensioni fino a 1.400 euro per i prossimi due anni e penalizzazioni più soft per chi decide di lasciare prima il lavoro. Tassa sulla casa con un occhio di riguardo per le famiglie numerose, prevedendo uno sconto di 50 euro per figlio. Esenzione dell’imposta di bollo per i conti correnti fino a 5.000 euro, tassa fissa
sui capitali scudati e pagamento in contanti da parte della pubblica amministrazione che sale a 1.000 euro. Ma sono anche altri i temi caldi, che sono stati affrontati delle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, come gli stipendi dei parlamentari, la liberalizzazione delle professioni e la vendita dei farmaci di fascia C da parte della grande distribuzione e delle parafamacie.
Ecco di seguito le principali novità’ del decreto legge:
CASA:
Sconto di 50 euro a figlio fino a 26 anni, della tassa sulla prima casa, fino a un massimo di 400 euro. Complessivamente la franchigia potrà arrivare fino a 600 euro.
CONTI CORRENTI: Viene eliminata l’imposta di bollo, per i conti correnti con giacenza media annua inferiore a 5.000 euro. Per le imprese, invece, il tributo sale da 73,8 a 100 euro, con un rincaro quindi di 26,2 euro.
PAGAMENTI P.A. IN CONTANTI: Il tetto dei pagamenti che in contanti, da parte della pubblica
amministrazione, sale da 500 euro a 1.000 euro. Una modifica introdotta soprattutto per le persone anziane che riscuotono la pensione cash.
PENSIONI: Adeguamento all’inflazione del 100% per le pensioni fino a 1.400 euro, per il 2012 e 2013. Il contributo di solidarietà per le pensioni d’oro sale dal 10% (già previsto della manovra dello scorso anno) al 15%. Si allenta la penalizzazione per chi lascia il lavoro prima dei 62 anni, con una riduzione dell’assegno che scende dal 2% all’1%. Per ogni anno di anticipo ulteriore ai due anni la decurtazione è del 2%. I lavoratori con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni al 31 dicembre 2012 possono andare in pensione anticipata a 64 anni. Mentre le donne potranno andare in pensione di vecchiaia a 64 anni se al 31 dicembre 2012 avranno almeno 20 anni di contributi e 60 anni d’età. Per i lavoratori autonomi i contributi pensionistici salgono di 1,3 punti percentuali per il prossimo anno, gli anni successivi di 0,45 punti,
fino ad arrivare al 24%.
FISCO: Proroga dei termini per beneficiare della rateazione dei debiti tributari. Chi decide di pagare le tasse a rate, invece, non avrà più l’obbligo di fideiussione. Viene stabilito anche il posticipo dell’operatività del nuovo sistema di accertamento e riscossione delle entrate dei comuni. Più tempo, inoltre, per riscuotere le somme dovute dal fisco per chi ha aderito ai condoni (il termine viene spostato al 31 dicembre 2013).
SCUDO FISCALE: Diventa fissa la tassa sui capitali scudati. E’ prevista un’imposta di bollo speciale del 10 nel 2012, che sale al 13,5 per mille l’anno successivo. A partire dal 2014 è prevista una quota fissa del 4 per mille. Inoltre le attività prelevate dal rapporto di deposito saranno soggette a un’imposta del 10 per mille. Arriva anche l’obolo per chi possiede immobili all’estero, pari allo 0,76% a partire gia’ da quest’anno.
REVISIONE ISEE: Arriva la revisione dell’Isee
(l’indicatore della situazione economica equivalente), che punta ad affinare lo strumento che consente di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali. Si terrà conto del quoziente familiare, in particolare dei figli successivi al primo e di persone disabili a carico.
TOBIN TAX: Per le attivita’ finanziarie detenute all’estero da chi risiede in Italia viene fissato un prelievo pari allo 0,1% per il prossimo anno, che sale allo 0,15% dal 2013. Inoltre a partire dal 2013 viene abolito il tetto di 1.200 euro per le attivita’ finanziarie detenute in Italia.
PROVINCE: Tempi più lunghi per l’attuazione per l’adozione della nuova legge elettorale provinciale e quello per l’adozione delle leggi, statale e regionali, per il trasferimento delle funzioni dalle province ai comuni. Il nuovo termine viene fissato al 31 dicembre 2012. La nuova legge elettorale disciplinerà non solamente l’elezione del consiglio provinciale, ma anche quella del
presidente della provincia. Per gli organi provinciali che decadono prima del 31 dicembre 2012 si prevede lo scioglimento del consiglio e la nomina di un commissario fino al 31 dicembre 2012, dopodiché si procede alle elezioni con le nuove disposizioni.
FARMACI: Si sgonfia la liberalizzazione dei farmaci di fascia C che avrebbe dovuto portare i medicinali con ricetta fuori dalle farmacie. Con l’emendamento del Governo, votato ieri sera in Commissione alla Camera, sarà consentita la vendita senza ricetta di questi medicinali. Sono esclusi però prodotti con ricetta non ripetibile, stupefacenti, medicinali del sistema endocrino (ormoni, tra i quali anche la pillola contraccettiva) e quelli iniettabili. La prescrizione, quindi, non esce dalla farmacia. I presidi con la croce verde avranno l’esclusiva per alcuni prodotti, decisi dall’Aifa in una lista allargata, che dovrà essere realizzata entro 120 giorni dalla conversione del decreto in legge e che sara’ periodicamente
aggiornata.
STIPENDI PARLAMENTARI: Il taglio agli stipendi dei parlamentari non sarà più garantito da un decreto del governo. Se la commissione Giovannini (che ha il compito di preparare un rapporto sulla parametrazione degli stipendi italiani a quelli europei) non avrà completato il suo lavoro entro il termine del 31 dicembre il Parlamento e il governo, ’’ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative idonee a conseguire" la riduzione delle retribuzioni.
LIBERALIZZAZIONI: Resta tutto come fissato nella manovra, per l’avvio delle liberalizzazioni. Viene così scampato il pericolo di un rinvio al 2013, come previsto da un emendamento del governo, presentato nelle commissioni. Si esclude la categoria dei tassisti, che sarà regolamentata attraverso specifiche norme. In particolare è prevista l’emanazione di ’’disposizioni volte a realizzare una compiuta liberalizzazione e una efficace regolazione nel settore dei
trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture’’.
MANAGER P.A.: Arriva un tetto agli stipendi di chi riceve trattamenti economici da parte della finanza pubblica, siano essi dipendenti o lavoratori autonomi delle pubbliche amministrazioni. Il tetto dovrà essere stabilito entro 90 giorni dall’entrata in vigore della manovra, e il parametro di riferimento massimo dovrà essere il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione.
IMU BANCHE E ASSICURAZIONI: Rivalutazioni più alte, per gli immobili in cui si trovano banche e assicurazioni. La norma prevede un moltiplicatore dell’80 per cento per i fabbricati classificati nella categoria catastale D/5 (Istituto di credito, cambio e assicurazione, con fine di lucro), da applicare alla rendita catastale ai fini della determinazione del valore dei fabbricati.
CARICHE BANCHE-ASSICURAZIONI: I dirigenti, amministratori e sindaci di banche che ricoprono un doppio
incarico in banche, società finanziarie o assicurazioni dovranno scegliere quale incarico mantenere entro 90 giorni. Scaduto il termine decadono da entrambi gli incarichi.
TASSA LUSSO: Viene ridotta la tassa sul lusso sulle auto e sulle barche, che sarà compensata con un incremento delle accise sulle sigarette. La proposta di modifica stabilisce una riduzione progressiva dell’addizionale erariale della tassa automobilistica al 60%, al 30% e al 15% dopo, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni, prevedendo altresì’ che l’addizionale non sarà più dovuta decorsi 20 anni. Per quanto riguarda le unità da diporto, la tassa è ridotta del 15%, del 30% e del 45% decorsi, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni. Allo stesso tempo viene introdotta una clausola di copertura, in base alla quale i Monopoli potranno incrementare l’aliquota dell’accise del tabacco da fumo, per garantire lo stesso gettito previsto nella manovra. P.M.R.