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Ssn, truffe per 1,2 miliardi in due anni |
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Ricette false, rimborsi gonfiati, false fatture: è lungo l’elenco delle truffe che, quasi quotidianamente, colpiscono il Servizio sanitario nazionale. Un giro di ’malaffare’ milionario, anzi, miliardario. In meno di due anni il valore dei raggiri a danno del Ssn ha superato il miliardo di euro. Per la precisione 1 miliardo e 237 milioni. E’ quanto emerge dall’analisi sulle truffe al Ssn elaborata dal Nas . Le tabelle del Nucleo anti-sofisticazione dei Carabinieri prendono in esame le operazioni condotte dai militari dal primo gennaio 2010 al 30 novembre 2011. Un lavoro costante e certosino che ha fatto cadere nella rete del Nas tanti malfattori: negli ultimi due anni i militari hanno segnalato all’autorità giudiziaria più di 1.800 persone e ne hanno arrestate 66. Nel gruppo dei truffatori troviamo medici, infermieri, farmacisti, veterinari, tecnici, amministrativi e altri operatori della sanità pubblica. Ma non solo. A giocare sporco ci sono infatti anche soggetti del tutto estranei al Ssn, che anzi spesso si spacciano - senza esserlo - per professionisti in camice bianco. L’ultima operazione, in ordine di tempo, è quella portata a termine l’altro ieri a Napoli, dove i militari del Nas hanno sgominato un’organizzazione criminale finalizzata a furto, rapina e ricettazione di prescrizioni mediche, che venivano successivamente falsificate per truffare il Servizio sanitario nazionale. In pratica, le 11 persone finite nella rete del Nas rubavano ricette mediche, le falsificavano con dati di pazienti ignari, e in alcuni casi deceduti, e poi si procuravano farmaci ad alto costo soggetti a rimborso da parte delle Asl. Ma questa è appunto solo l’ultima operazione in ordine di tempo portata a termine dai Carabinieri del Nucleo anti-sofisticazione. Negli ultimi 23 mesi il Nas, grazie anche alle segnalazioni dei privati cittadini, ne condotte 330, che sono risultate tutte non conformi, segno evidente che dietro ogni operazione dei militari c’è un grosso lavoro d’intelligence che li porta a scovare i truffatori quasi a colpo sicuro. Nello specifico, i controlli hanno prodotto: 1.844 persone segnalate (1.842 nel penale); 66 arresti; 1.918 sanzioni penali; 2 sanzioni amministrative; 107 sequestri. Il valore totale dei sequestri - che si riferisce ai sequestri preventivi su beni mobili e immobili pari al valore della truffa - e’ di oltre 1,2 miliardi di euro. Prosegue inoltre senza sosta la lotta ai finti medici, ai falsi dentisti e a tutti gli abusivi delle professioni sanitarie. Negli ultimi due anni i Nas hanno ’stanato’ e segnalato all’autorità giudiziaria oltre 2.800 persone. Di queste, 41 sono finite in manette. Le tabelle del Nucleo anti-sofisticazione dei Carabinieri prendono in esame le operazioni condotte dai militari dal primo gennaio 2010 al 30 novembre 2011. I numeri - se da un lato fanno emergere l’enorme mole di lavoro svolta dal Nas - confermano i ripetuti allarmi lanciati dagli Ordini professionali e dalle associazioni di categoria sul fenomeno dell’abusivismo in sanità. In Italia, anche se è difficile avere dati precisi, si contano infatti migliaia di finti professionisti della salute (medici, psicologi, veterinari, dentisti, dietologi, fisioterapisti, infermieri, farmacisti). Falsi professionisti che si ritrovano però a curare pazienti veri. Analizzando nel dettaglio le varie professioni, si scopre che gli abusivi si concentrano soprattutto tra i dentisti e gli infermieri. Nel corso dei 434 controlli effettuati dai Nas per scovare falsi odontoiatri, i militari hanno segnalato (in ambito penale) ben 672 persone all’autorità giudiziaria e eseguito un arresto. Hanno inoltre sequestrato beni per una valore di oltre 75 milioni di euro. Nell’area infermieristica, invece, nel corso di 216 controlli, le persone segnalate penalmente sono state 1.017. C’è però da precisare che molti degli infermieri segnalati sono stati considerati abusivi perché non iscritti all’Ipasvi (Federazione nazionale collegi infermieri), un albo professionale al pari di quello dei medici o degli avvocati. In sostanza, senza iscrizione all’Ipasvi, pur se in possesso del titolo professionale abilitante (laurea), non si può esercitare. |
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