L’Iran si prepara alla guerra con gli Usa Al via test missilistici nel Golfo Persico
 











L’Iran iniziera’ a testare domani missili a lunga gittata nel Golfo Persico. Lo ha annunciato il vice comandante della Marina iraniana, contrammiraglio Mahmoud Mousavi, citato dall’agenzia di stampa iraniana Fars. ’Sabato la Marina iraniana testera’ diversi missili a lungo raggio nel Golfo Persico’, ha detto Mousavi, nel mezzo delle tensioni per la minaccia di Teheran di passare dalle parole ai fatti e procedere con il blocco dello Stretto di Hormuz, da cui passa gran parte del petrolio prodotto dagli Stati che si affacciano sul Golfo. I test missilistici rientrano nelle manovre militari iraniane in corso da sabato scorso e che si concluderanno il 3 gennaio. La fase conclusiva delle esercitazioni, ha spiegato Mousavi, prevede la preparazione delle unita’ della Marina al ’confronto’ con il ’nemico’.
Intanto il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Santagata speiga che sull’Iran "dopo la pubblicazione dell’ultimo rapporto dell’Aiea  siamo
convinti che la pressione sanzionatoria debba essere ulteriormente rafforzata. L’Ue è chiamata a decidere su questo a fine gennaio. Parliamo di sanzioni anche nei settori finanziario e petrolifero. E l’Italia e’ d’accordo". Il titolare della Farnesina esprime anche preoccupazione per ’l’escalation di violenza in Siria’, Paese in cui ’la cessazione della repressione e’ una priorita’ assoluta’, auspicando ’una pronuncia chiara e ferma del Consiglio di Sicurezza’ e la ’piena e immediata attuazione’ del Piano di pace della Lega Araba. L’Europa, aggiunge il ministro, deve ’accompagnare le primavere arabe e favorire il graduale consolidamento democratico’. Egitto e Libia, afferma, sono ’sulla strada giusta’ anche se per una piena attuazione della via democratica servono pazienza e impegno. Non a caso nelle prime tre settimane di gennaio il ministro ha in programma ’una serie di missioni in Tunisia, Egitto e Libia’, occasioni che definisce ’importanti per avviare un dialogo ad ampio raggio con le nuove forze politiche’. Infine la lotta alla pirateria, ’un fenomeno complesso’ per Terzi di Sant’Agata, che in ultimo va combattuto ’a terra’, ’stabilizzando’ Paesi come la Somalia e o lo Yemen.