Crisi, Fitch: Italia verso declassamento. Spread in calo sotto quota 470 punti
Schulz eletto presidente del Parlamento europeo
 











"L’Italia ha una A+ con rating watch negative, vuol dire che ci sono buone possibilita’ che venga downgradata entro fine gennaio". Lo afferma il senior director top businnes and relationship management di Fitch Italia, Alessandro Settepani, a margine di un’audizione alla Camera.
Risponendo ai giornalisti che gli chiedono se gli ultimi interventi del governo potrebbero modifcare la situazione, risponde: "sicuramente ha fatto un’azione utile, seria e credibile, ma fino a quando i tassi resteranno alti c’e’ un problema di costo del rifinanziamento. Tutto questo e’ un fattore chiave". "L’Italia sta compiendo passi avanti - spiega - ma ne sono necessari altri".
Il managing director di Fitch, Krishnan Ramadurai, spiega che, anche se l’Italia ha approvato una manovra per la correzione dei conti, ’’ci sono due facce della stessa medaglia’’. Il paese, sottolinea il senior director and head of business and relationship management di Fitch Italia,
Alessandro Settepani, ’’ha iniziato un cammino di credibilita’’’. E le misure per la crescita, che il governo sta prendendo, potrebbero incidere sul giudizio: ’’sara’ una delle valutazioni da fare quando decideranno se e quanto downgradare’’ il paese.
Il watch negative, ricorda il senior director, e’ gia’ stato annunciato un mese fa, quindi ’’significa che in uno o due mesi l’azione di rating negativa verosimilmente puo’ essere presa e che potra’ essere di massimo due notch’’. Quindi rispetto alla valutazione attuale (A+) l’Italia potrebbe scendere ad A o ad A-.
Fitch, ricorda Settepani, e’ l’agenzia che ’’assegna il rating piu’ alto’’ all’Italia. Perche’ si ritiene che ’’tutto sommato, a parte l’elevato livello di debito, i conti sono sotto controllo e il deficit e’ piu’ basso rispetto ad altri paesi’’.
Il problema e’ il costo del rifinanziamento che, "se proiettato nei prossimi quattro o cinque anni, ha un impatto significativo. Ci aspettiamo che la situazione dei conti
possa anche peggiorare’’ e la situazione della crescita ’’non e’ cosi’ brillante’’, quindi la proiezione sul futuro lascia immaginare ’’una situazione difficile. Se rimane questa i nostri rating non possono che andare giu’’’.
La situazione attuale sul fronte dello spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi incide anche sulle valutazioni che le agenzie danno agli istituti di credito. ’’Nel caso delle banche tedesche il rating incorpora molto il supporto ricevuto dallo Stato’’ e l’agenzia di rating pubblica due tipi di rating, uno con il supporto dello Stato e uno senza.
Mentre per le banche italiane ’’il supporto incide di meno; il giudizio di rating piu’ basso non significa pero’ che l’attivo sia inferiore rispetto agli istituti di credito tedeschi’’. Ma, osserva Settepani, ’’a parita’ di garanzie la Germania ha la tripla A mentre l’Italia ha una A+’’.
Fitch non e’ preoccupata dei possibili provvedimenti che l’Europa potrebbe prendere contro le agenzie di rating,
sottolinea Settepani. ’’C’e’ un confronto aperto e serrato, sicuramente non siamo preoccupati, dobbiamo spiegare bene quello che facciamo alle autorita’. Preoccupazioni non ce ne sono’’. E aggiunge: ’’Stiamo valutando’’ i possibili provvedimenti.
Intanto, nonostante il taglio del rating tripla A operato ieri da Standard&Poor’s, il fondo di salvataggio europeo Efsf ha collocato oggi con successo 1,5 miliardi di euro in obbligazioni a sei mesi. Grazie anche a una fortissima domanda (3,1 volte superiore alla offerta) l’interesse e’ rimasto basso, allo 0,266 per cento.
Christophe Frankel, vice direttore generale dell’Efsf, ha ribadito come il fondo continuera’ ad emettere questo tipo di debito a breve termine anche se in realta’ dovrebbe utilizzare obbligazioni a lungo termine per finanziare il salvataggio degli stati. "Il successo dell’ asta odierna conferma la fiducia degli investitori nell’Efsf" ha detto Frankel che parla di "aste periodiche concentrate su titoli da 3, 6 e 12
mesi".
La decisione di S&P e le ’minacce’ di Fitch non hanno avuto effetti negativi a Piazza Affari, con Milano sempre positiva, intorno a +1,49% mentre lo spread tra il bund tedesco e il btp decennale del Tesoro e’ sceso a 467 punti, dopo aver toccato in mattinata la punta di 484 punti.
Fitch oggi ha lanciato un allarme anche sulla Grecia, sostenendo che Atene "e’ insolvente e quindi dara’ default", come ha detto il responsabile Edward Parker. "Non facciamo nessun commento sui commenti di un gentleman - ha reagito il portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn - possiamo solo prenderne nota e continuare a lavorare e prendere decisioni con chi e’ stato democraticamente eletto e che e’ responsabile davanti ai parlamenti nazionali".
All’Europarlamento, Schulz è  stato eletto Presidente al primo turno con 387 voti, su un totale di 670 voti validi, il tedesco Martin Schulz, finora a capo del gruppo dell’Alleanza dei socialisti e democratici
(S&D) all’Europarlamento, al posto del polacco Jerzy Buzek, esponente del Ppe.
Candidati alla guida dell’Europarlamento, oltre al tedesco, erano anche la liberaldemocratica britannica Diana Wallis, che ha ottenuto 141 voti, ed il connazionale Nirj Deva, del gruppo dei Conservatori e riformisti, per il quale hanno votato in 142.
"Per la prima volta da quando è stata fondata, il fallimento dell’Unione Europea è una possibilità realistica". Schulz ha esordito così nell’aula di Strasburgo, criticando i summit di crisi che si susseguono senza esito l’uno dopo l’altro, con decisioni "che coinvolgono tutti noi prese dai capi di Stato e di governo a porte chiuse".
"Nella mia visione - ha sottolineato - questo è il contrario di quella forma di politica europea che pensavo fosse stata consegnata ai libri di storia: è una reminiscenza dell’epoca del Congresso di Vienna del 19mo secolo, quando i leader europei erano spietati nella difesa dell’interesse nazionale". Di contro, ha
ricordato Schulz, che si definisce "un presidente di lotta", non certo "accomodante", l’Europa del dopoguerra venne fondato sul riconoscimento che "i nostri interessi non possono più essere separati da quelli dei nostri vicini, sulla comprensione comune che l’Ue non è un gioco a somma zero, in cui uno deve perdere in modo che l’altro possa vincere". Piuttosto "è vero il contrario", ha sottolineato il 56enne tedesco che Silvio Berlusconi definì ’kapo’, "o vinciamo tutti insieme o perdiamo tutti insieme", perché "la base fondamentale" di quest’Europa è "il metodo comunitario, non un concetto tecnocratico, ma il principio al cuore di tutto quello che l’Ue rappresenta".
"E cosa significa questo nella pratica? - si è chiesto Schulz nel suo primo discorso da presidente dell’Aula di Strasburgo - Significa risolvere le dispute attraverso il dialogo ed il consenso, fondando le decisioni sul principio di solidarietà e democrazia e non semplicemente delegandole al più forte, riconciliando gli
interessi dei Paesi più piccoli con quelli dei Paesi più grandi, di quelli del nord Europa con quelli del sud Europa, di quelli dell’est con quelli dell’ovest. E ponendo il bene comune al di sopra degli interessi individuali".
Esattamente il contrario di quanto sta avvenendo, secondo il presidente dell’Europarlamento, per il quale il progetto comunitario, che per decenni tanto successo ha avuto al punto da "darlo per scontato", in questi ultimi due anni è stato messo "a rischio". "Non solo sono cambiati i problemi - ha osservato - ma anche il modo in cui vengono affrontati. La pletora di summit, la convocazione crescente di incontri dei capi di Stato e di governo sta gravemente diminuendo il ruolo giocato dalla sola istituzione comunitaria eletta direttamente, il Parlamento europeo, ed il ruolo dei rappresentanti dei popoli d’Europa è stato ridotto essenzialmente a quello di timbrare gli accordi raggiunti tra i governi a porte chiuse".
E’ per questa ragione, è l’analisi di
Schulz, che "l’opinione pubblica risponde a questa mancanza di legittimità parlamentare considerando le decisioni politiche prese dai leader come null’altro che diktat imposti da Bruxelles". In questo contesto in cui l’"insoddisfazione alimenta il sentimento antieuropeo", l’accordo intergovernativo sul nuovo Patto di bilancio rappresenta "un primo test", ha concluso il presidente dell’Europarlamento, che ha chiesto un posto al tavolo dei negoziati per arrivare a quel "delicato compromesso tra disciplina di bilancio e misure a sostegno della crescita e dell’occupazione che i cittadini europei vogliono".