Pd, lo strappo del sindaco Emiliano "E’ un carrozzone, perché tenerselo?"
 











Sindaco Emiliano

"Il partito democratico non ha più senso. È un carrozzone che consuma denari pubblici, non produce consenso e affossa i talenti. Perché tenerselo?". Non conosce diplomazia Michele Emiliano, sindaco di Bari e presidente regionale del Partito democratico, in una intervista al settimanale politico ’Gli altri’ in edicola domani. Emiliano parla anche del nuovo tridente a sinistra di cui lui fa parte: "Io Luigi e Nichi siamo il trio perfetto. De Magistris è il capo-popolo d’eccezione, colui che è stato capace di conquistare una città simbolo come Napoli. Vendola è il politico raffinato che ha elevato la cultura di frattocchie a narrazione. Io sono il più liberale, forse quello più a destra, il più americano. Con loro vorrei andare finalmente oltre il Pd". Come? con "una lista formata da Pd, Sel e Idv per appoggiare le campagne di personalità eccellenti".
Le esternazioni di Emiliano hanno provocato immediate fribillazioni nel Pd pugliese e nazionale.
Non è la prima volta che il sindaco è critico nei confronti del suo stesso partito. La proposta di una lista civica nazionale Sel-Idv-Pd aveva già suscitato non pochi malumori all’interno dei democratici. Lo stesso Emiliano si è autocandidato alla guida della Regione dove si voterà solo nel 2015. Il sindaco ha comunque precisato di volersi sottoporre al giudizio degli elettori attraverso elezioni primarie prima di poter vestire i panni del concorrente del centrosinistra
alla carica di governatore. In vista di questo appuntamento, il sindaco lavora alla preparazione della civica "Emiliano per la Puglia", da affiancare alle liste dei partiti.
Ma "io e la mia amministrazione non assomigliamo in nulla a un’amministrazione della sinistra radicale o del modello padano (Penati-Del Bono) o peggio romano (Rutelli-Veltroni) - scriveva su Facebook pochi giorni fa il sindaco - non siamo alternativi al progetto politico del centrodestra. La mia è la stessa strategia di Pinuccio Tatarella". E
ancora sul Pd: "Il nostro partito ha bisogno di una forte iniezione di sangue vivo ... In questo momento il distacco tra il progetto politico del Pd e il popolo italiano è molto grande. Abbiamo un pezzo di partito, l’ala bancaria e industriale di Letta per capirci, che è un altro universo rispetto a chi, come me, è rappresentante di ’quelli che non contano nulla’. Quell’altro è il Pd dei poteri forti (banche, giornali, assicurazioni): non ha nulla a che vedere con la nostra storia".