Cellule staminali curano le "cicatrici" post infarto
 











Cellule staminali per riparare i danni provocati da un infarto. Uno studio del Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles pubblicato sulla rivista Lancet dimostra che utilizzando una terapia a base di cellule prelevate dal cuore dei pazienti reduci da un infarto, le cicatrici lasciate sul muscolo cardiaco dall’infarto vengono dimezzate. La sperimentazione clinica è stata condotta su 25 pazienti 17 dei quali sottoposti all’infusione di proprie cellule staminali cardiache dopo l’infarto.
Il trial clinico, chiamato Caduceus (Cardiosphere-Derived autologous stem Cells to reverse ventricular dysfunction) è stato condotto all’istituto medico californiano sotto la guida di Eduardo Marban.
Anche gli italiani sono in prima fila nella ricerca che punta a riparare il cuore infartuato usando staminali prese dal paziente stesso: sempre Lancet qualche mese fa rendeva noti i risultati di un’altra sperimentazione clinica, su 23 pazienti, di Roberto Bolli,
originario di Perugia e da anni all’Università di Louisville e Piero Anversa del Brigham and Women’s Hospital e Harvard Medical School di Boston (studio Scipio). Gli italiani hanno prelevato staminali adulte dal cuore dei pazienti, moltiplicate in provetta e poi infuse nel cuore dei pazienti con un catetere mostrando che nei mesi successivi alla terapia l’insufficienza cardiaca si riduce e diminuisce la superficie di tessuto ’ucciso’ dall’infarto.
Caduceus arriva a risultati simili: il gruppo di Marban ha preso a sua volta cellule staminali, tramite un catetere, dal
cuore dei pazienti. Poi le ha moltiplicate in provetta, infine le ha reinfuse - un numero di 25 milioni circa - in ciascun paziente. A un anno dalla terapia la cicatrice post-infarto si è dimezzata per dimensioni (dal 24 al 12% della superficie cardiaca), un’altra prova concreta che per il futuro la terapia cellulare post-infarto potrebbe divenire praticabile.