Conferenza MMT di Rimini – Testimonianza di Nino Galloni...
 











Nino Galloni

Temi, quelli del summit, che approfondiremo nei prossimi giorni, per dar conto di un evento tanto irrituale quanto totalmentetaciuto da tutta la stampa nazionale: un brutto segnale riguardo il dovere di aiutare la circolazione delle idee – compito basilare della stampa – sagge o strampalate che le si ritenga (solo Rampini di Repubblica qualche giorno fa ha parlato della MMT, stando attento però a non citare l’iniziativa di Barnard e il summit riminese: un po’ di coraggio ma mal temperato).
Ricostruzioni storiche, Trattati europei “costituzionali” sconosciuti ai cittadini, finanziarizzazione del vecchio capitalismoindustriale, vittima anch’esso del dispotismo predatorio dei grandi gruppi d’investimento finanziario. Ma soprattutto alla fine il nodo diventa quello: euro sì, euro no, default guidato o puntare sulla costituzione di un debito europeo? Argomento che verrà trattato con una sezione speciale nel pomeriggio di domenica, anche se negli spazi
aperti alle domande dei presenti si è continuamente tornati su questo aspetto e il tema cardine (ne parleremo) è il ritorno alla sovranità monetaria.
Intanto vi proponiamo in video un documento molto interessante, consistente nelle dichiarazioni di Nino Galloni, ex funzionario e anche dirigente di vari ministeri economici italiani, sia al tempo diAndreatta (ovvero del “divorzio” tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia nel 1981, attraverso il quale la seconda veniva esentata dalla necessità di garantire l’acquisto dei titoli pubblici nelle aste) e quindi richiamato, dopo la rottura con Andreatta e le sue previsioni avverate circa gli effetti sul debito pubblico, da Cirino Pomicino nell’ultimo governo Andreotti.
Consigliamo di vedere il video (circa 12 minuti), nei quali Galloni parla di due telefonate che cambiarono il corso delle scelte economiche italiane: una dell’allora cancelliere tedescoHelmut Kohl ad Andreotti per evitare che l’Italia ponesse delle condizioni verso il
processo di unificazione monetaria (1990 circa), una (inizio anni ’80) dell’allora presidente della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi al segretario nazionale del Partito Comunista Enrico Berlinguer con – secondo Galloni – una potenziale ritorsione su alcuni esponenti del Pci in caso di accordo sulle politiche monetarie con la Democrazia Cristiana.
Telefonate che, se confermate, getterebbero un’ombra forse indigeribile sui due uomini considerati padri nobili di questa Europa adesso tanto irriconoscibile rispetto al sogno iniziale.