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Rogo Corano, Patriarcato di Gerusalemme: "Punire i soldati americani responsabili" |
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’’Occorre punire i soldati che si sono comportati in questo modo. Punire e in questo caso educare’’. E’ quanto ha detto all’Adnkronos monsignor William Shomali, vescovo ausiliare e vicario generale del Patriarcato di Gerusalemme, in merito al recente rogo del Corano messo in atto da alcuni soldati americani di stanza in Afghanistan, che ha provocato proteste e incidenti. Secondo il vescovo si ’’puo’ parlare anche in questo caso di violazione della liberta’ religiosa, quest’ultima infatti, include il rispetto della fede degli altri e dei simboli della loro fede’’. ’’Per i mussulmani - ha aggiunto Shomali - il Corano e’ increato. Per loro il rogo e’ un crimine e’ una bestemmia contro Dio. Come non ci piace il rogo del Vangelo, cosi’ dobbiamo rispettare i segni di fede degli altri’’. In merito ai provvedimenti e ai comportamenti che di fronte a simili episodi devono promuovere le autorita’ religiose, civili e militari, il rappresentante del Patriarcato di Gerusalemme, ha affermato: ’’Bisogna educare tutte le classi della societa’ e specialmente gli studenti nelle scuole a rispettare la liberta degli altri. E’ un diritto sacro. Questo atteggiamento e’ il frutto di una educazione sana. Da educare sono ancora i militari’’. Secondo monsignor William Shomali, l’episodio del rogo del Corano rischia di avere ripercussioni negative anche per i cristiani del Medio Oriente. ’’Anche noi, cristiani del Medio Oriente - ha detto Shomali - possiamo pagare il prezzo di questa sciocchezza’’. ’’L’Oriente - ha aggiunto - non distingue fra Occidente e cristianesimo. Quello che fa l’Occidente, in questo caso, non si puo’ attribuire agli atteggiamenti evangelici di umilta’, rispetto e dialogo. Gesu’ ha rispettato la donna samaritana, il soldato romano che ha chiesto un miracolo. Eppure erano pagani e non della stessa fede di lui che era ebreo’’. In merito al quadro dei rapporti fra le tre grandi religioni in Terra Santa, mons. Shomali, ha aggiunto: ’’Abbiamo incidenti contro moschee, chiese e sinagoghe. Quando questo capita, tutti i capi religiosi protestano con una sola voce’’. |
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