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USA E ISRAELE Macchine da guerra avanti tutta... |
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Era il 1983, Beirut. Il capitano Bob Jordan illustrava ai giornalisti la potenza delle bombe - ognuna di oltre una tonnellata - graziosamente offerte dalla UsNavy New Jersey al popolo libanese “non omologato” e amico dei fedayin palestinesi. Qualche giorno dopo la base non esisteva più. I morti - in concomitanza due attentati: sia alle forze Usa che a quelle francesi della “coalizione” - furono oltre duecento. La “coalizione” degli occidentali venne richiamata in gran fretta fuori dal territorio diventato ostile. Ma perseverare è diabolico. Così il Pentagono ha messo in produzione una “bunker-buster” bomba di 13,600 chilogrammi, destinata alle azioni belliche contro Paesi “Diavoli” come l’Iran. “E’ parte del nostro arsenale, prodotta con tecnologie nucleari”, ha pomposamente dichiarato il generale Carlysle, giovedì nel corso di una conferenza stampa. Un emulo di Jordan? Il suo effetto devastante, secondo gli esperti bellici che non hanno affatto taciuto un possibile utilizzo dell’ordigno contro l’Iran, è dato dalla sua capacità di penetrazione, circa 65 metri prima della detonazione. La presentazione della bomba segue la pianificazione dell’attacco all’Iran previsto e pianificato dal ministro della Difesa Usa Leon Panetta. Con una certa “soddisfazione” Panetta ha anche affermato che “se si avvierà il conflitto contro gli insediamenti nucleari (civili) iraniani, gli Usa potranno dimostrare di essere più pronti di Israele”. Insomma Israele chiama. gli Usa rispondono. Subito.Lorenzo Moore-rinascita |
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